Pagina:Guicciardini, Francesco – Scritti autobiografici e rari, 1936 – BEIC 1843787.djvu/21: differenze tra le versioni

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{{Pt|sere|essere}} pure innocente ed uomo di qualitá; e finalmente sendosi messer Giovanni rapresentato in prigione e statovi parecchi dí, fu di poi licenziato, e cosí si posò la cosa non con molto onore di messer Giovanni: perché sendo innocente, a purgare la fama sua si richiedeva che si punissino quegli che gli avevono data tale infamia, e certificassisi ognuno della innocenzia sua.
sere pure innocente ed uomo di qualitá; e finalmente sendosi

messer Giovanni rapresentato in prigione e statovi parecchi
Seguí di poi la novitá del 33, che fu confinato Cosimo, Lorenzo ed Averardo de’ Medici, e messer Agnolo Acciaiuoli; e lui, sendo della parte contro a Cosimo, fece riguardare Piero suo fratello che era della altra parte. Di poi nel 34 sendo tornato Cosimo, fu per opera di Piero conservato sanza pregiudicio alcuno; nondimeno rimase sospetto allo stato e non adoperato piú in nulla; e cosí durando quello stato sarebbe sempre stato, ma morí poi in capo circa di uno anno. La donna sua fu degli Albizzi, ed èbbene molti figliuoli maschi, cioè Michele, Francesco, Gabriello, Luigi, e piú femine, le quali tutte maritò in case del 33, e che pel 34 furono mandati in esilio, come Bischeri, Peruzzi, Guadagni. Fu poco aventurato de’ maschi, perché alcuno ne impazzò, cioè Luigi, e gli altri furono di poco cervello.
di, fu di poi licenziato, e cosi si posò la cosa non con molto

onore di messer Giovanni: perché sendo innocente, a purgare

la fama sua si richiedeva che si punissino quegli che gli avevono data tale infamia, e certificassisi ognuno della innocenzia sua.

Segui di poi la novitá del 33, che fu confinato Cosimo,
Luigi, primo figliuolo di Piero, che fu poi messer Luigi e cavaliere, nacque nel 1407; ebbe moltissimi onori e dignitá e nella cittá e nel territorio nostro ed eziandio fuora delle nostre iurisdizione. E prima, vivente el padre, sendo ancora giovane, fu podestá di Fermo a dí..... eletto dal conte Francesco allora signore della Marca; ne’ quali uffici andò piú tosto per guadagnare che per onore, perché el padre sendo povero si ingegnava mantenersi a questo modo. Ebbe nel contado nostro molti ufici e fu consolo del mare e capitano di cittadella di Pisa, capitano di Volterra, vicario di Vico Pisano, vicario di San Miniato, vicario di Pescia, capitano della montagna di Pistoia, vicario di San Giovanni, vicario di Poppi dua volte, e dua volte vicario di Certaldo, capitano del Borgo a San Sepolcro e capitano di Arezzo, vicario di
Lorenzo ed Averardo de’ Medici, e messer Agnolo Acciaiuoli;
e lui, sendo della parte contro a Cosimo, fece riguardare Piero
suo fratello che era della altra parte. Di poi nel 34 sendo
tornato Cosimo, fu per opera di Piero conservato sanza pregiudicio alcuno; nondimeno rimase sospetto allo stato e non
adoperato piú in nulla; e cosi durando quello stato sarebbe
sempre stato, ma mori poi in capo circa di uno anno. La
donna sua fu degli Albizzi, ed èbbene molti figliuoli maschi,
cioè Michele, Francesco, Gabriello, Luigi, e piú femine, le
quali tutte maritò in case del 33, e che pel 34 furono mandati in esilio, come Bischeri, Peruzzi, Guadagni. Fu poco aventurato de’ maschi, perché alcuno ne impazzò, cioè Luigi, e gli
altri furono di poco cervello.
Luigi, primo figliuolo di Piero, che fu poi messer Luigi
e cavaliere, nacque nel 1407; ebbe moltissimi onori e dignitá
e nella cittá e nel territorio nostro ed eziandio fuora delle
nostre iurisdizione. E prima, vivente el padre, sendo ancora giovane, fu podestá di Fermo a di. eletto dal conte
Francesco allora signore della Marca; ne’ quali uffici andò piú
tosto per guadagnare che per onore, perché el padre sendo
povero si ingegnava mantenersi a questo modo. Ebbe nel
contado nostro molti ufici e fu consolo del mare e capitano
di cittadella di Pisa, capitano di Volterra, vicario di Vico
Pisano, vicario di San Miniato, vicario di Pescia, capitano
della montagna di Pistoia, vicario di San Giovanni, vicario
di Poppi dua volte, e dua volte vicario di Certaldo, capitano
del Borgo a San Sepolcro e capitano di Arezzo, vicario di