Pagina:Guicciardini, Francesco – Scritti autobiografici e rari, 1936 – BEIC 1843787.djvu/11: differenze tra le versioni

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uomo ricchissimo, e forse così ricco come uomo che fussi allora nella cittá. Nello stato ebbe molte degnitá e fu piú volte imbasciadore di fuora, ed al Papa, ed a Giovan Galeazzo duca di Milano, ed a Lodovico duca d’Angiò, quando passò in Italia per la impresa di Napoli contro al re Carlo. Ebbe ancora degli uffici di fuora, benché io non so particolarmente el numero, ma fra gli altri fu vicario di San Miniato, el quale uficio esercitò con tanta grazia e benivolenzia de’ sudditi, che alla partita gli feciono onori grandissimi e nuovi, e fecionlo dipignere al naturale in una loro sala, benché el suo successore per invidia la fece loro scancellare.
uomo ricchissimo, e forse cosi ricco come uomo che fussi

allora nella cittá. Nello stato ebbe molte degnitá e fu piú volte
Fu gonfaloniere di giustizia tre volte, e la prima volta trovò la cittá in gran tumulto, perché el popolo, a tempo di Salvestro de’ Medici suo antecessore, aveva arse e saccheggiate le case a molti de’ primi uomini della cittá; ed attendendo egli a quietare queste turbazione, el popolo minuto ed e’ Ciompi, dubitando che tranquillata la cittá non fussino castigati de’ furti ed incendi avevano fatti, e stimolati ancora dagli otto della guerra, che erano inimici degli ottimati ed avevano gran credito col popolo, e da Salvestro de’ Medici ed alcuni altri cittadini che andavano alla medesima via, feciono una certa congiurazione; la quale sendo venuta a notizia de’ signori, ed avendo fatti sostenere alcuni di loro da chi intesono el trattato e di poi Salvestro, la moltitudine si levò ed arse la casa del gonfaloniere e di molti altri cittadini; di poi prese per forza el palagio del podestá, ed in ultimo, entrata nel palagio de’ signori, gli cacciò di palagio, cassògli del magistrato ed in luogo loro elesse altri. Ed in questo tumulto el gonfaloniere Luigi fu fatto cavaliere da loro, e poi confinato a Poppiano in villa sua, sì che in uno tempo di dua o tre dì gli fu da’ medesimi uomini arsa la casa, toltogli el magistrato, cacciato della cittá, e fatto cavaliere.
imbasciadore di fuora, ed al Papa, ed a Giovan Galeazzo duca

di Milano, ed a Lodovico duca d’Angiò, quando passò in Italia
Tutti coloro che hanno scritto questo movimento dánno carico grande alla signoria e massime al gonfaloniere per esserne capo, e biasimangli come uomini vili e dapochi, che non dovevano mai abandonare el palagio. Io non intendo
per la impresa di Napoli contro al re Carlo. Ebbe ancora degli
uffici di fuora, benché io non so particolarmente el numero,
ma fra gli altri fu vicario di San Miniato, el quale uficio
esercitò con tanta grazia e benivolenzia de’ sudditi, che alla
partita gli feciono onori grandissimi e nuovi, e fecionlo dipignere al naturale in una loro sala, benché el suo successore
per invidia la fece loro scancellare.
Fu gonfaloniere di giustizia tre volte, e la prima volta
trovò la cittá in gran tumulto, perché el popolo, a tempo di
Salvestro de’ Medici suo antecessore, aveva arse e saccheggiate le case a molti de’ primi uomini della cittá; ed attendendo egli a quietare queste turbazione, el popolo minuto ed
e’ Ciompi, dubitando che tranquillata la cittá non fussino castigati de’ furti ed incendi avevano fatti, e stimolati ancora
dagli otto della guerra, che erano inimici degli ottimati ed
avevano gran credito col popolo, e da Salvestro de’ Medici
ed alcuni altri cittadini che andavano alla medesima via, feciono una certa congiurazione; la quale sendo venuta a notizia de’ signori, ed avendo fatti sostenere alcuni di loro da
chi intesono el trattato e di poi Salvestro, la moltitudine si
levò ed arse la casa del gonfaloniere e di molti altri cittadini;
di poi prese per forza el palagio del podestá, ed in ultimo,
entrata nel palagio de’ signori, gli cacciò di palagio, cassògli
del magistrato ed in luogo loro elesse altri. Ed in questo
tumulto el gonfaloniere Luigi fu fatto cavaliere da loro, e poi
confinato a Poppiano in villa sua, si che in uno tempo di
dua o tre di gli fu da’ medesimi uomini arsa la casa, toltogli
el magistrato, cacciato della cittá, e fatto cavaliere.
Tutti coloro che hanno scritto questo movimento dánno
carico grande alla signoria e massime al gonfaloniere per esserne capo, e biasimangli come uomini vili e dapochi, che
non dovevano mai abandonare el palagio. Io non intendo