Pagina:Guicciardini, Francesco – Scritti autobiografici e rari, 1936 – BEIC 1843787.djvu/370: differenze tra le versioni

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Versione delle 14:50, 12 gen 2021

eri in su’ guadagni grossissimi, quando avevi giá passata la quarantina, in modo che non si può usare teco né misericordia né perdono; e se in tale etá, in tale esperienzia hai cominciato a diventare tristo, né ti sei curato di perdere el nome di buono, quanto piú facilmente ora e con quanto minore perdita se n’avessi occasione continueresti nel male! Rimuovi adunche questi tuoi testimoni lombardi e romagnoli, queste tue lettere mendicate dalla comunitá, perché né fo difficultá di accettarle né durerei fatica a riprovarle; so bene come si vive in coteste cittá, quanto quegli uomini che non ebbono mai né libertá né imperio cognoscono solo lo interesse loro ed el fare piacere a’ maggiori di loro; non hanno nelle cose loro gravitá, non degnitá, non conscienzia; sono cosi servili con l’animo come con le necessitá; una raccomandazione in Lombardia di uno conte, uno priego in Romagna di uno governatore, uno cenno di uno cardinale gli farebbe ogni [di] dire mille bugie; e quello che fatino a casa loro e nelle cose che si sanno per ognuno, che conto credete che tenghino di farlo negli interessi di altri ed in luogo dove pensano non sia ripruova? Non fui mai io in Lombardia nè in Romagna, ma non sono però si povero di amici che se la importanza della causa consistessi in questo, che non mi fussi dato l’animo di cavare anche io delle lettere e de’ testimoni ; ma per essere cose leggere e di nessuno momento, mi pare perdere tutte queste poche parole che io ci consumo drento; e pensa che tu ci hai perduta la spesa, la diligenzia e la fatica che ci hai durata. Queste sono, giudici, tutte le difese che lui potrá allegare, vedete quanto leggere, quanto frivole, quanto vane. E perché el medesimo parranno a lui, salterá alle difese fuora della causa. Segue: Da Ma poi che si vive cosi vediamo ... fino a ed in Tevere e finalmente in mare ( pagg. 237-245). Varianti del primo testo rifiutate dall’Autore. P- 193 — T, a persona — V, alcuno p. 194 — T, lo amore. Segue cane.-, grande — T, male è piú. Segue cane . : ripreso lo evento P- i95 — T, e che una peste... noi agg. p. 197 — T, Fighine... Montevarchi agg. p. 202 — T, desideri! — V, pensieri p. 203 — T, Tutto questo... caccia — V, Non sono tante cacce in uno giuoco di palla p. 205 — T, pedata — V, segno p. 206 — T, vergogna — V, degnitá p. 207 — T, né sono certi. Segue cane.-, potere fare per la ritornala molto guadagno