Pagina:Guicciardini, Francesco – Scritti autobiografici e rari, 1936 – BEIC 1843787.djvu/364: differenze tra le versioni

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Versione delle 15:50, 12 gen 2021

sperato da te a scusarti falsamente; lo dicono tante provincie intere: la Romagna suddita a voi, el Mugello, el Casentino, Val di Pesa, el Valdarno, l’Aretino, el Cortonese ; diconlo tutti quelli che abitano intorno alla cittá le nostre valle e’ nostri borghi; direbbonlo se potessino parlare, gli uccelli, le prietre, gli arbori, direbbonlo le mura delle nostre cittá, dalle quali si sentivano e’ pianti de 1 poveri contadini, le stride delie misere donne. Esaminerannosi moltissimi de’ vostri cittadini, persone degnissime di fede, e’ quali udirete testificare che non una volta né dua nè tre, ma infinite hanno in diversi luoghi sentito dire alto allo esercito che vivevano a discrezione perché non erano pagati e perché avevano licenzia da messer Francesco di fare cosi ; diranno el medesimo e’ vostri contadini, e’ cortonesi, e’ romagnuoli, gli aretini, infiniti vostri sudditi; il che odo ancora che dicono e’ parmigiani, e’ bolognesi, e’ piacentini e tutta la Romagna; ne’ quali luoghi, come nel paese nostro, sono state infinite le rapine, moltissimi gli incendi, pochi gli omicidi ; violate innumerabili donne di ogni etá e qualitá, vecchie giovani fanciulle maritate vedove vergini, quante sono le castella e terre vostre, con maggiore crudeltá che non arebbono fatto gli inimici, perché sotto la licenzia delle arme è pure qualche legge, qualche limitazione militare, ma dove gli amici entrano ostilmente, essendo mescolata la fraude con la forza, si confonde ogni buono ordine e costume, e chi nel saccheggiare e rubare transgredisce la giustizia e l’onestá, la transgrede anche nel modo del rubare. Testimonio di quello che io dico è Barberino, el Borgo a San Lorenzo e Dicomano, testimonio el Pontasieve, testimonio San Casciano, testimonio sono quelle ricche e belle castella del Valdarno quasi simile a cittá, Fighine, Sambuci e Montevarchi, che furono sanza comparazione trattate peggio che Laterina, che Quarata, che la Chiassa e gli altri luoghi dove stettono gli spagnuoli ; peggio feciono a’ sudditi nostri e’ nostri soldati pagati e chiamati da noi, che non feciono gli inimici : non parlo del consumamento de’ grani, non parlo de’ vini, de’ quali quelli che avanzavano alla ebrietá militare erano sparsi per le volte e per le cantine, le quali per tutto erano uno lago; non parlo delle bestie, delle quali quelle che non potevano mangiare erano condotte via in altre provincie a vendere, ed infinite ne erano trovate amazzate per e’ campi e lasciate in preda a’ lupi ; non parlo né mi lamento di queste cose fa una licenzia militare quando el paese è dato a discrezione non solo in quello che si mangia ma ancora in tutto quello che si può mangiare; ma le masserizie, le robe mobili delle case, delle quali le nostre ville ed e’ nostri palazzi erano fornite, le mercatantie di che quelle terre massime del Valdarno erano piene, cosi andarono in preda: non restò per le case e per le botteghe dove loro furono, cosa alcuna di nessuna sorte che si potessi portare via: dicevano essere loro, essere loro date in pagamento: non solo quello che si poteva portare via, ma le ledere ed ornamenti delle nostre case rompevano distrug-