Pagina:Iliade (Romagnoli) I.djvu/77: differenze tra le versioni
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sia colmo, e molti Achei soccombano presso le navi». |
sia colmo, e molti Achei soccombano presso le navi». |
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E Giove, il Dio che aduna le nuvole, questo rispose: |
E Giove, il Dio che aduna le nuvole, questo rispose: |
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«Sempre sospetti, demonio, né valgo a nasconderti nulla; |
{{R|560}}«Sempre sospetti, demonio, né valgo a nasconderti nulla; |
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eppur, nulla otterrai cosí; ma lontana piú sempre |
eppur, nulla otterrai cosí; ma lontana piú sempre |
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sarai da questo cuore: malanno per te molto amaro. |
sarai da questo cuore: malanno per te molto amaro. |
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Se ciò che dici avvenne, avvenne perché lo volevo. |
Se ciò che dici avvenne, avvenne perché lo volevo. |
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Ma ora siedi e taci, e a quello ch’io dico obbedisci, |
Ma ora siedi e taci, e a quello ch’io dico obbedisci, |
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perché correr non debbano invano a soccorrerti i Numi |
{{R|565}}perché correr non debbano invano a soccorrerti i Numi |
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tutti, se mai gittassi su te le invincibili mani». |
tutti, se mai gittassi su te le invincibili mani». |
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Cosí disse; ed invase terrore la Dea dai grandi occhi, |
Cosí disse; ed invase terrore la Dea dai grandi occhi, |
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e senza far parola sede’, reprimendo il suo cruccio; |
e senza far parola sede’, reprimendo il suo cruccio; |
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e nella casa di Giove turbati rimasero i Numi. |
e nella casa di Giove turbati rimasero i Numi. |
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Ma prese Efèsto, d’arti maestro famoso, a parlare, |
{{R|570}}Ma prese Efèsto, d’arti maestro famoso, a parlare, |
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per sollevare sua madre, la Dea dalle candide braccia: |
per sollevare sua madre, la Dea dalle candide braccia: |
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«Lutto e malanno sarà, che piú tollerar non si deve, |
«Lutto e malanno sarà, che piú tollerar non si deve, |
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se voi siete cosí, per causa degli uomini, in lite, |
se voi siete cosí, per causa degli uomini, in lite, |
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ed eccitate la rissa fra i Numi. Dei dolci conviti |
ed eccitate la rissa fra i Numi. Dei dolci conviti |
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spenta sarà la gioia, se il peggio dovrà prevalere. |
{{R|575}}spenta sarà la gioia, se il peggio dovrà prevalere. |
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Onde io mia madre esorto, per quanto ella pure abbia senno, |
Onde io mia madre esorto, per quanto ella pure abbia senno, |
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che faccia quanto a Giove riesce gradito, ché il padre |
che faccia quanto a Giove riesce gradito, ché il padre |
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crucciare non si debba di nuovo, e turbare il banchetto. |
crucciare non si debba di nuovo, e turbare il banchetto. |
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Perché, se mai volesse, l’Olimpio che i folgori avventa |
Perché, se mai volesse, l’Olimpio che i folgori avventa |
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ci scrollerebbe dai seggi, ché tanto è di noi piú gagliardo. |
{{R|580}}ci scrollerebbe dai seggi, ché tanto è di noi piú gagliardo. |
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Ora, su via, tentate placarlo con molli parole, |
Ora, su via, tentate placarlo con molli parole, |
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e a tutti voi sarà benigno il signore d’Olimpo». |
e a tutti voi sarà benigno il signore d’Olimpo». |
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E cosí detto, e in piedi balzato, una gèmina coppa |
E cosí detto, e in piedi balzato, una gèmina coppa |
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porse alla madre cara, volgendole queste parole: |
porse alla madre cara, volgendole queste parole: |
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«Abbi pazienza, o madre, sopporta, se pure tu |
{{R|585}}«Abbi pazienza, o madre, sopporta, se pure tu soffrí, |
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ch’io con questi occhi mai veder non ti debba percossa: |
ch’io con questi occhi mai veder non ti debba percossa: |
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