Pagina:Iliade (Romagnoli) I.djvu/74: differenze tra le versioni

 
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Quando sopita fu la brama del cibo e del vino,
Quando sopita fu la brama del cibo e del vino,
i giovanetti, colmati di vin, sino all’orlo, i cratèri,
i giovanetti, colmati di vin, sino all’orlo, i cratèri,
dopo libato agli Dei, riempirono a tutti le coppe.
{{R|470}}dopo libato agli Dei, riempirono a tutti le coppe.
E degli Achivi i figli col canto molcevano il Nume,
E degli Achivi i figli col canto molcevano il Nume,
sino che giunse la sera: levarono in gloria di Febo
sino che giunse la sera: levarono in gloria di Febo
l’armonïoso peana; l’udiva, e allegravasi il Nume.
l’armonïoso peana; l’udiva, e allegravasi il Nume.
Appena il sol s’immerse nel mare, e la tènebra scese,
Appena il sol s’immerse nel mare, e la tènebra scese,
presso la poppa del legno si stesero, e il sonno li colse.
{{R|475}}presso la poppa del legno si stesero, e il sonno li colse.
E come Aurora poi comparve ch’à rose fra i diti,
E come Aurora poi comparve ch’à rose fra i diti,
verso l’esercito grande salparono ancor degli Achivi.
verso l’esercito grande salparono ancor degli Achivi.
Fece per essi il Nume levare una prospera brezza:
Fece per essi il Nume levare una prospera brezza:
l’albero alzarono allora, vi steser la candida vela:
l’albero alzarono allora, vi steser la candida vela:
gonfiò la brezza a mezzo la vela; e d’intorno a la chiglia
{{R|480}}gonfiò la brezza a mezzo la vela; e d’intorno a la chiglia
romoreggiava, volando la nave, il purpurëo flutto.
romoreggiava, volando la nave, il purpurëo flutto.
Corse lunghessi i flutti, compiendo il viaggio, la nave;
Corse lunghessi i flutti, compiendo il viaggio, la nave;
e poi che degli Achei fûr giunti all’esercito grande,
e poi che degli Achei fûr giunti all’esercito grande,
prima la nave negra tirarono in secco a la spiaggia,
prima la nave negra tirarono in secco a la spiaggia,
alto, sovra la sabbia, vi stesero sotto i puntelli,
{{R|485}}alto, sovra la sabbia, vi stesero sotto i puntelli,
poi si sbandarono via, d’intorno alle tende e alle navi.
poi si sbandarono via, d’intorno alle tende e alle navi.
Ma si rodeva intanto di cruccio, vicino alle navi,
Ma si rodeva intanto di cruccio, vicino alle navi,
Achille, il pie’ veloce divino figliuol di Pelèo;
Achille, il pie’ veloce divino figliuol di Pelèo;
né mai dell’assemblea moveva a le nobili gare,
né mai dell’assemblea moveva a le nobili gare,
né fra le pugne mai; ma, quivi restando, il suo cuore
{{R|490}}né fra le pugne mai; ma, quivi restando, il suo cuore
struggeva nel desio delle pugne e dell’urlo di guerra.
struggeva nel desio delle pugne e dell’urlo di guerra.
Or, come poi spuntò dopo questo il duodecimo giorno,
Or, come poi spuntò dopo questo il duodecimo giorno,
ecco, tornarono i Numi che vita han perenne, in Olimpo,
ecco, tornarono i Numi che vita han perenne, in Olimpo,
tutti, e, lor duce, Giove. Né Tètide pose in oblio
tutti, e, lor duce, Giove. Né Tètide pose in oblio
quanto le aveva chiesto suo figlio. Dai flutti del mare,
{{R|495}}quanto le aveva chiesto suo figlio. Dai flutti del mare,
simile a nuvola emerse, al cielo s’aderse e all’Olimpo.
simile a nuvola emerse, al cielo s’aderse e all’Olimpo.
Ed il Croníde trovò seduto in disparte dagli altri,
Ed il Croníde trovò seduto in disparte dagli altri,
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