Pagina:Iliade (Romagnoli) I.djvu/72: differenze tra le versioni
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e ai legni, al mar gli Achivi ricacci, ne faccia sterminio, |
e ai legni, al mar gli Achivi ricacci, ne faccia sterminio, |
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sicché possano tutti godere del loro sovrano, |
sicché possano tutti godere del loro sovrano, |
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e veda anche l’Atríde possente, Agamènnone sire, |
{{R|410}}e veda anche l’Atríde possente, Agamènnone sire, |
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quanta rovina fu degli Achivi oltraggiare il piú forte». |
quanta rovina fu degli Achivi oltraggiare il piú forte». |
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E a lui cosí rispose, cosparsa di lagrime, Teti: |
E a lui cosí rispose, cosparsa di lagrime, Teti: |
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«Ahi! figlio mio, perché t’ho dato in mal punto alla luce, |
«Ahi! figlio mio, perché t’ho dato in mal punto alla luce, |
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t’ho nutricato? Almeno, giacché la tua vita è sí breve, |
t’ho nutricato? Almeno, giacché la tua vita è sí breve, |
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vivere senza pianto potessi tu, senza cordoglio! |
{{R|415}}vivere senza pianto potessi tu, senza cordoglio! |
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Invece, hai vita breve, e sei piú d’ogni altro infelice: |
Invece, hai vita breve, e sei piú d’ogni altro infelice: |
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t’ho partorito perché tu avessi un destino di pene! |
t’ho partorito perché tu avessi un destino di pene! |
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Andrò dunque all’Olimpo coperto di neve, ed a Giove |
Andrò dunque all’Olimpo coperto di neve, ed a Giove |
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re della folgore, tutto dirò, se pur voglia ascoltarmi. |
re della folgore, tutto dirò, se pur voglia ascoltarmi. |
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Or tu, fermo rimani vicino alle navi, e lo sdegno |
{{R|420}}Or tu, fermo rimani vicino alle navi, e lo sdegno |
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contro gli Achei mantieni, né prender piú parte alla guerra. |
contro gli Achei mantieni, né prender piú parte alla guerra. |
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Ché Giove andato è presso gli Etíopi innocenti a banchetto, |
Ché Giove andato è presso gli Etíopi innocenti a banchetto, |
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d’Ocèano ai lidi, ieri, seguendolo tutti i Celesti. |
d’Ocèano ai lidi, ieri, seguendolo tutti i Celesti. |
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Ritorno esso farà fra dodici giorni all’Olimpo; |
Ritorno esso farà fra dodici giorni all’Olimpo; |
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e allora, io nella casa di Giove dal bronzeo suolo |
{{R|425}}e allora, io nella casa di Giove dal bronzeo suolo |
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andrò, l’abbraccerò, e spero di farlo convinto». |
andrò, l’abbraccerò, e spero di farlo convinto». |
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Detto cosí, partí la Diva; ed il figlio rimase, |
Detto cosí, partí la Diva; ed il figlio rimase, |
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pieno di cruccio il cuore, pensando alla donna sua bella, |
pieno di cruccio il cuore, pensando alla donna sua bella, |
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che contro voglia, a forza rapita gli avevano. E Ulisse |
che contro voglia, a forza rapita gli avevano. E Ulisse |
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giunse frattanto a Crise, recando la sacra ecatombe. |
{{R|430}}giunse frattanto a Crise, recando la sacra ecatombe. |
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E poi che furon giunti nel seno del porto profondo, |
E poi che furon giunti nel seno del porto profondo, |
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ammainaron le vele, le posero dentro la nave, |
ammainaron le vele, le posero dentro la nave, |
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l’albero nella corsía deposer, mollando gli stragli |
l’albero nella corsía deposer, mollando gli stragli |
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rapidamente; e a forza la spinser coi remi all’approdo. |
rapidamente; e a forza la spinser coi remi all’approdo. |
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L’àncora poi gittaron, legarono l’orza a la spiaggia; |
{{R|435}}L’àncora poi gittaron, legarono l’orza a la spiaggia; |
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scesero quindi anch’essi sovressa la spiaggia del mare, |
scesero quindi anch’essi sovressa la spiaggia del mare, |
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e al Nume offrîr che lungi saetta, la sacra ecatombe. |
e al Nume offrîr che lungi saetta, la sacra ecatombe. |