Pagina:Iliade (Romagnoli) II.djvu/46: differenze tra le versioni

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giunse pel mare a Lemno, città del divino Toante.
giunse pel mare a Lemno, città del divino Toante.
A Lemno s’imbattè nel Sonno, fratei della morte,
{{R|230}}A Lemno s’imbattè nel Sonno, fratei della morte,
e porse a lui la mano, cosí la parola gli volse:
e porse a lui la mano, cosí la parola gli volse:
«Sonno, di tutti i Numi signore, e degli uomini tutti,
«Sonno, di tutti i Numi signore, e degli uomini tutti,
come altre volte ascolto mi desti di ciò ch’io fi chiesi,
come altre volte ascolto mi desti di ciò ch’io fi chiesi,
ascolto anche ora dammi: da me ne avrai grazia perenne.
ascolto anche ora dammi: da me ne avrai grazia perenne.
Sotto le ciglia a Giove sopisci le fulgide luci,
{{R|235}}Sotto le ciglia a Giove sopisci le fulgide luci,
súbito, appena seco giaciuta in amore io mi sia;
súbito, appena seco giaciuta in amore io mi sia;
e un trono avrai scolpito nell’oro, bellissimo, eterno.
e un trono avrai scolpito nell’oro, bellissimo, eterno.
Per te lo foggerà Efèsto, il mio figlio ambidestro,
Per te lo foggerà Efèsto, il mio figlio ambidestro,
con sottile arte; e sotto porrà lo sgabello, su cui
con sottile arte; e sotto porrà lo sgabello, su cui
potrai poggiare, quando banchetti, i tuoi nitidi piedi
{{R|240}}potrai poggiare, quando banchetti, i tuoi nitidi piedi
E il Sonno blando, a lei rispose con queste parole:
E il Sonno blando, a lei rispose con queste parole:
«Era, Dea veneranda, figliuola di Crono possente,
«Era, Dea veneranda, figliuola di Crono possente,
altri, chiunque fosse, dei Numi che vivono eterni,
altri, chiunque fosse, dei Numi che vivono eterni,
agevolmente sopire potrei, se pur tu mi dicessi
agevolmente sopire potrei, se pur tu mi dicessi
l’acque d’Ocèano, del fiume ch’è origine a tutte le cose.
{{R|245}}l’acque d’Ocèano, del fiume ch’è origine a tutte le cose.
Ma farmi presso a Giove, di Crono al figliuolo, e sopirlo,
Ma farmi presso a Giove, di Crono al figliuolo, e sopirlo,
non oserei, se pure comando da lui non ne avessi.
non oserei, se pure comando da lui non ne avessi.
Un altro tuo comando già scaltro m’ha reso, altra volta,
Un altro tuo comando già scaltro m’ha reso, altra volta,
il di che quel figliuolo di Giove dal cuore superbo
il di che quel figliuolo di Giove dal cuore superbo
si mise in mar, poi ch’ebbe distrutta la rocca di Troia.
{{R|250}}si mise in mar, poi ch’ebbe distrutta la rocca di Troia.
Allora io ben sopii la mente all egioco Giove,
Allora io ben sopii la mente all egioco Giove,
ché sopra lui soave m’effusi; e tramasti malanni
ché sopra lui soave m’effusi; e tramasti malanni
tu contro il figlio suo, suscitandogli sopra, nel mare,
tu contro il figlio suo, suscitandogli sopra, nel mare,
orrida furia di venti, gittandolo a Coo popolosa,
orrida furia di venti, gittandolo a Coo popolosa,
lungi da tutti gli amici. Ma desto, il figliuolo di Crono,
{{R|255}}lungi da tutti gli amici. Ma desto, il figliuolo di Crono,
infurïò, maltrattò tutti i Numi qua e là per la reggia;
infurïò, maltrattò tutti i Numi qua e là per la reggia;
e specialmente me cercava; e scagliato m’avrebbe
e specialmente me cercava; e scagliato m’avrebbe