Pagina:Iliade (Romagnoli) II.djvu/40: differenze tra le versioni
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altri ancor degli Achei contro me, come Achille Pelide, |
{{R|50}}altri ancor degli Achei contro me, come Achille Pelide, |
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né piú vogliono a schermo dell’ ultime navi pugnare!». |
né piú vogliono a schermo dell’ ultime navi pugnare!». |
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Nèstore a lui cosí, cavaliere gerenio, rispose: |
Nèstore a lui cosí, cavaliere gerenio, rispose: |
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«Questi, purtroppo, omai, son fatti seguíti, e disfarli |
«Questi, purtroppo, omai, son fatti seguíti, e disfarli |
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neppur Giove potrebbe Croníde, che tuona dal cielo. |
neppur Giove potrebbe Croníde, che tuona dal cielo. |
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Crollato è infatti il muro, del quale pur fede avevamo |
{{R|55}}Crollato è infatti il muro, del quale pur fede avevamo |
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che baluardo mai franto sarebbe alle navi e ai guerrieri, |
che baluardo mai franto sarebbe alle navi e ai guerrieri, |
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e senza posa i Troiani combattono presso le navi, |
e senza posa i Troiani combattono presso le navi, |
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senza pietà: né vedere potresti, per quanto cercassi, |
senza pietà: né vedere potresti, per quanto cercassi, |
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da quale parte a fuga son volti gli Achei: con tal mischio |
da quale parte a fuga son volti gli Achei: con tal mischio |
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cadono sotto i colpi, salendone al cielo le grida. |
{{R|60}}cadono sotto i colpi, salendone al cielo le grida. |
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Ora, pensiamo come potranno finir questi eventi, |
Ora, pensiamo come potranno finir questi eventi, |
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se mai ne giovi il senno: tornare noi stessi alla zuffa, |
se mai ne giovi il senno: tornare noi stessi alla zuffa, |
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non ne darei consiglio: ché male combatte un ferito». |
non ne darei consiglio: ché male combatte un ferito». |
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E a lui cosí rispose l’Atríde, signore di genti: |
E a lui cosí rispose l’Atríde, signore di genti: |
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«Nèstore, poi che ai legni vicino ora infuria la zuffa, |
{{R|65}}«Nèstore, poi che ai legni vicino ora infuria la zuffa, |
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né punto valse il muro ch’ergemmo, né punto la fossa, |
né punto valse il muro ch’ergemmo, né punto la fossa, |
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per cui tante fatiche durarono i Dànai, sperando |
per cui tante fatiche durarono i Dànai, sperando |
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che baluardo saldo sarebbe alle navi e ai guerrieri, |
che baluardo saldo sarebbe alle navi e ai guerrieri, |
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certo il volere questo deve esser di Giove possente, |
certo il volere questo deve esser di Giove possente, |
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che senza gloria, d’Argo lontano, periscan gli Achivi. |
{{R|70}}che senza gloria, d’Argo lontano, periscan gli Achivi. |
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Ben lo vedevo, quando volgevasi ai Dànai benigno, |
Ben lo vedevo, quando volgevasi ai Dànai benigno, |
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e vedo ora che esalta, che assimila a Numi i Troiani, |
e vedo ora che esalta, che assimila a Numi i Troiani, |
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ed irretisce a noi fra ceppi le mani e il coraggio. |
ed irretisce a noi fra ceppi le mani e il coraggio. |
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Ora, su via, tutti adesso facciamo cosí come io dico: |
Ora, su via, tutti adesso facciamo cosí come io dico: |
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le navi tratte in secco piú presso alla spiaggia del mare, |
{{R|75}}le navi tratte in secco piú presso alla spiaggia del mare, |
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tutte si spingano giú nel mare divino, lontano, |
tutte si spingano giú nel mare divino, lontano, |
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dove profonda è l’acqua, si tengan sull'àncore fisse, |
dove profonda è l’acqua, si tengan sull'àncore fisse, |