Pagina:Gli sposi promessi II.djvu/88: differenze tra le versioni

CandalBot (discussione | contributi)
Bot: modifica fittizia Pywikibot
Pebbles (discussione | contributi)
 
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 75%
+
Pagine SAL 100%
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
{{Pt|vano|piacevano}} a lui, come al padre, per se medesimi: l’educazione lo aveva addestrato a non temerli, e a corrervi anzi ogni volta che un qualche fine ve lo spingesse; ma non erano un fine, un divertimento, un bisogno per lui. La sua passione predominante era l’amorèggiare: a questa si abbandonava con quelle precauzioni però, che esigeva lo stato di guerra in cui egli si trovava, e per questa egli veniva ai garbugli ed al macello, quando non si poteva fare altrimenti.
{{Pt|vano|piacevano}} a lui, come al padre, per se medesimi: l’educazione lo
aveva addestrato a non temerli, e a corrervi anzi ogni volta che un qualche fine ve io spingesse; ma non erano un fine, un divertimento, un bisogno per lui. La sua passione predominante era l’amorèggiare: a questa si abbandonava con quelle precauzioni però, che esigeva lo stato di guerra in cui egli si trovava, e per questa egli veniva ai garbugli ed al macello, quando non si poteva fare altrimenti.


L’abbaino, che guardava nel cortiletto del chiostro, non era frequentato da nessuno tanto che visse il padre, il quale non si curava di <ref>guardare</ref>spiare i fatti delle educande. Soltanto egli vi aveva condotto una volta Egidio adolescente, per fargli osservare che quello era un dominio sul chiostro, <ref>e per fargli prometter e quivi</ref> e quivi stendendo la mano sui tetti sotto posti, come Amilcare sull’ara, <ref>fece</ref> aveva fatto promettere a quel picciolo Annibale: che mai in nessun tempo egli non avrebbe <ref>permesso</ref> sofferto che le monache si togliessero quella servitù. <ref>morto il padre</ref> Egidio, <ref>rimasto</ref> divenuto padrone, <ref>fu tratto all'abbaino</ref> si risovvenne dell’abbaino, e <ref>come [vi soleva sovente] vi si affacciava sovente, parte per ozio, parte per curiosità, e sperando di</ref> gli parve un dominio assai più importante che suo padre non lo aveva creduto.
L’abbaino, che guardava nel cortiletto del chiostro, non era frequentato da nessuno tanto che visse il padre, il quale non si curava di <ref>guardare</ref>
spiare i fatti delle educande. Soltanto egli vi aveva condotto una volta Egidio adolescente, per fargli osservare che quello era un dominio sul chiostro, <ref>e per fargli prometter e quivi</ref> e quivi stendendo la mano sui tetti sotto posti, come Amilcare sull’ara, <ref>fece</ref> aveva fatto promettere a quel picciolo Annibale: che mai in nessun tempo egli non avrebbe <ref>permesso</ref> sofferto che le monache si togliessero quella servitù. <ref>morto il padre</ref> Egidio, <ref>rimasto</ref> divenuto padrone, <ref>fu tratto all'abbaino</ref> si risovvenne dell’abbaino, e <ref>come [vi soleva sovente] vi si affacciava sovente, parte per ozio, parte per curiosità, e sperando di</ref> gli parve un dominio assai più importante che suo padre non lo aveva creduto.


Un consorzio di donzellette, le quali non eran tutte <ref>''Variante'' bimbe</ref> bambine, parve a colui uno spettacolo da non trasandarsi quando lo aveva cosi a portata; e la santità del luogo, <ref>dov’eran tenute,</ref> il riserbo con cui eran tenute, l’innocenza loro, <ref>e la sicurtà senza sospetto con cui dovevan vivere credendosi lontane (''lacuna'') e la modest</ref> tutto ciò che avrebbe dovuto essere freno, fu incentivo alla sua sfacciata curiosità;
Un consorzio di donzellette, le quali non eran tutte <ref>''Variante'' bimbe</ref> bambine, parve a colui uno spettacolo da non trasandarsi quando lo aveva cosi a portata; e la santità del luogo, <ref>dov’eran tenute,</ref> il riserbo con cui eran tenute, l’innocenza loro, <ref>e la sicurtà senza sospetto con cui dovevan vivere credendosi lontane (''lacuna'') e la modest</ref> tutto ciò che avrebbe dovuto essere freno, fu incentivo alla sua sfacciata curiosità; la quale non aveva disegni già determinati, ma era pronta a cogliere e a far nascere tutte le occasioni. Si affacciava egli dunque <ref>sovente</ref> all’abbaino <ref>sovente</ref> con quella frequenza e con quella libertà, che non bastasse a farlo scoprire da chi non avrebbe voluto. Nelle ore in cui Geltrude non faceva guardia alle educande, <ref>ed eran talvolta molte,</ref> e queste ore tornavano sovente, gettò egli gli occhi sopra una delle più adulte, e trovato <ref>trovatala terreno da porci vigna,</ref> il terreno dolce, si diede a chiacchierellare con essa; ma pochi giorni trascorsero, che quella, <ref>promessa</ref> fidanzata dai suoi parenti <ref>in matrimonio</ref> ad un tale fu
la quale non aveva disegni già determinati, ma era pronta a cogliere e a far nascere tutte le occasioni. Si affacciava egli dunque <ref>sovente</ref> all’abbaino <ref>sovente</ref> con quella frequenza e con quella libertà, che non bastasse a farlo scoprire da chi non avrebbe voluto. Nelle ore in cui Geltrude non faceva guardia alle educande, <ref>ed eran talvolta molte,</ref> e queste ore tornavano sovente, gettò egli gli occhi sopra una delle più adulte, e trovato <ref>trovatala terreno da porci vigna,</ref> il terreno dolce, si
diede a chiacchierellare con essa; ma pochi giorni trascorsero, che quella, <ref>promessa</ref> fidanzata dai suoi parenti <ref>in matrimonio</ref> ad un tale fu