Pagina:Gli sposi promessi II.djvu/85: differenze tra le versioni

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si distinguevano, essa giungeva ad un segno del quale <ref>non s</ref> grazie a Dio, non <ref>si ha [più] quasi più idea cavata da una comune esperienza</ref> si può avere una idea dalla esperienza <ref>del vivere presente</ref> comune del vivere presente. I mezzi d'impunità erano allora varj ed infiniti; la frequenza dei delitti ne aveva diminuito il ribrezzo e la vergogna: <ref>la generazione che allora viveva era cresciuta</ref> gli animi erano avvezzi ed
si distinguevano, essa giungeva ad un segno del quale <ref>non s</ref> grazie a Dio, non <ref>si ha [più] quasi più idea cavata da una comune esperienza</ref> si può avere una idea dalla esperienza <ref>del vivere presente</ref> comune del vivere presente. I mezzi d'impunità erano allora varj ed infiniti; la frequenza dei delitti ne aveva diminuito il ribrezzo e la vergogna: <ref>la generazione che allora viveva era cresciuta</ref> gli animi erano avvezzi ed allevati per dir cosi nel sangue: <ref>da questi fatti era nato un pervertimento quasi generale nelle idee</ref> da questi fatti era nato un
pervertimento quasi generale nelle idee, e allo stesso tèmpo la perversità delle idee rendeva quei fatti più comuni e più tollerati. La vendetta, per esempio, era comunemente stimata non solo lecita, ma onorevole; <ref>''Variante'' ma comandata in alcuni casi</ref> e benché i ministri della religione non <ref>abbiano</ref> l’avessero mai fatta piegare nelle istruzioni
allevati per dir cosi nel sangue: <ref>da questi fatti era nato un pervertimento quasi generale nelle idee</ref> da questi fatti era nato un
pubbliche a questa massima perversa, benché non avessero anzi cessato giammai di <ref>vituperare e senza</ref> inveire contra la vendetta e contra le massime che l’autorizzavano, pure l’opinione quasi generale del mondo sussisteva col favore di <ref>quella</ref> una distinzione, che <ref>purtroppo</ref> a malgrado della assurdità, o forse a cagione della sua assurdità, non è ancora del tutto caduta in disuso: si diceva che i preti facevano il loro dovere, che dicevano benissimo, che la vendetta secondo la religione era viziosa, ma ch’ella era un dovere secondo le leggi dell’onore: <ref>e questo</ref> cosi
pervertimento quasi generale nelle idee, e allo stesso tèmpo la perversità delle idee rendeva quei fatti più comuni e più tollerati. La vendetta, per esempio, era comunemente stimata non solo lecita, ma onorevole; <ref>''Variante'' ma comandata in alcuni casi</ref> e benché i ministri della
si diceva e non dai più perversi, né dai più stolti. Ora queste leggi dell’onore erano in allora molto draconiane; e domandavano sangue per molti casi; <ref>[non] e questo</ref> senza che questo onore cosi delicato si stimasse poi offeso, se per necessità, il sangue si fosse dovuto versare a tradimento, o per mano di sicarj. <ref>senza rischio</ref> Ne veniva di conseguenza che gli omicidj erano molto frequenti, che uno commesso diveniva causa di un altro, e cosi all'infinito, e che <ref>il rib</ref> l’orrore del sangue si diminuiva con l’abitudine, anche negli uomini che non erano sanguinarj, e che si era formato come un sentimento universale che una certa
religione non <ref>abbiano</ref> l’avessero mai fatta piegare nelle istruzioni
misura di animosità, di crudeltà e di delitti fosse una condizione necessaria inevitabile della società; chi avesse detto che quello, <ref>[era in qu] in quel grado,</ref> era un male temporario, e speciale sarebbe deriso come un ottimista, un utopista, un sognatore {{Pt|metafi-|}}
pubbliche a questa massima perversa, benché non avessero anzi cessato giammai di <ref>vituperare e senza</ref> inveire contra la vendetta e contra le massime che l’autorizzavano, pure l’opinione quasi generale del mondo sussisteva col favore di <ref>quella</ref> una distinzione, che <ref>purtroppo</ref> a malgrado della assurdità, o forse a cagione della sua assurdità, non è ancora del tutto caduta in disuso: si diceva che i preti facevano il loro dovere, che dicevano benissimo, che la vendetta secondo la religione era viziosa, ma
ch’ella era un dovere secondo le leggi dell’onore: <ref>e questo</ref> cosi
si diceva e non dai più perversi, né dai più stolti. Ora queste leggi dell’onore erano in allora molto draconiane; e domandavano sangue per molti casi; <ref>[non] e questo</ref> senza che questo onore cosi delicato si stimasse poi offeso, se per necessità, il sangue si fosse dovuto versare a tradimento, o per mano di sicarj. <ref>senza rischio</ref> Ne veniva di conseguenza che gli omicidj erano molto frequenti, che uno commesso diveniva causa di un altro, e cosi all' infinito, e che <ref>il rib</ref> l’orrore del sangue si diminuiva con l’abitudine, anche negli uomini che non erano sanguinarj, e che si era formato come un sentimento universale che una certa
misura di animosità, di crudeltà e di delitti fosse una condizione necessaria inevitabile della società; chi avesse detto che quello, <ref>[era in qu] in quel grado,</ref> era un male temporario, e speciale sarebbe stato
deriso come un ottimista, un utopista, un sognatore {{Pt|metafi-|}}