Pagina:Boccaccio - Decameron II.djvu/314: differenze tra le versioni

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Finita la lunga novella del re, molto a tutti nel sembiante piaciuta, Dioneo ridendo disse: — Il buono uomo, che aspettava la seguente notte di fare abbassare la coda ritta della fantasima, avrebbe dati men di due denari di tutte le lode che voi date a messer Torello. — Ed appresso, sappiendo che a lui solo restava il dire, incominciò:
Finita la lunga novella del re, molto a tutti nel sembiante piaciuta, Dioneo ridendo disse: — Il buono uomo, che aspettava la seguente notte di fare abbassare la coda ritta della fantasima, avrebbe dati men di due denari di tutte le lode che voi date a messer Torello. — Ed appresso, sappiendo che a lui solo restava il dire, incominciò:


Mansuete mie donne, per quel che mi paia, questo di d’oggi è stato dato a re ed a soldani ed a cosí fatta gente: e per ciò, acciò che io troppo da voi non mi scosti, vo’ ragionar d’un marchese non una cosa magnifica ma una matta bestialitá, come che ben ne gli seguisse alla fine; la quale io non consiglio alcun che segua, per ciò che gran peccato fu che a costui ben n’avvenisse.
Mansuete mie donne, per quel che mi paia, questo d’oggi è stato dato a re ed a soldani ed a cosí fatta gente: e per ciò, acciò che io troppo da voi non mi scosti, vo’ ragionar d’un marchese non una cosa magnifica ma una matta bestialitá, come che ben ne gli seguisse alla fine; la quale io non consiglio alcun che segua, per ciò che gran peccato fu che a costui ben n’avvenisse.


Giá è gran tempo, fu tra’ marchesi di Saluzzo il maggior della casa un giovane chiamato Gualtieri, il quale, essendo senza moglie e senza figliuoli, in niuna altra cosa il suo tempo spendeva che in uccellare ed in cacciare, né di prender moglie né d’aver figliuoli alcun pensiero avea; di che egli era da reputar<section end="s2" />
Giá è gran tempo, fu tra’ marchesi di Saluzzo il maggior della casa un giovane chiamato Gualtieri, il quale, essendo senza moglie e senza figliuoli, in niuna altra cosa il suo tempo spendeva che in uccellare ed in cacciare, né di prender moglie né d’aver figliuoli alcun pensiero avea; di che egli era da reputar<section end="s2" />