Pagina:Commedia - Purgatorio (Buti).djvu/389: differenze tra le versioni
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disposto in verso la iustizia; e così si dimostra per l’autore introducente Marco a parlare che la cagione, che ’l mondo è corrotto, sono li omini. |
disposto in verso la iustizia; e così si dimostra per l’autore introducente Marco a parlare che la cagione, che ’l mondo è corrotto, sono li omini. |
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che à finto come Marco di sopra àe mostrato per ragione che necessario fu trovare le leggi, et avere chi governasse secondo le leggi, |
che à finto come Marco di sopra àe mostrato per ragione che necessario fu trovare le leggi, et avere chi governasse secondo le leggi, |
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dimostra qui la conclusione; cioè che, perchè non si trova chi governi lo mondo, secondo iustizia, come comandano le leggi, però |
dimostra qui la conclusione; cioè che, perchè non si trova chi governi lo mondo, secondo iustizia, come comandano le leggi, però |
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sono li omini riei e lo mondo corrotto, dicendo: ''Le leggi son'': imperò |
sono li omini riei e lo mondo corrotto, dicendo: ''Le leggi son'': imperò scritte sono le leggi divine et umane, e la legge naturale è scritta nel cuore di ciascuno; ma non c’è nel mondo chi guidi secondo |
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queste leggi: imperò che la legge naturale dè avere per sua guida la ragione, e la concupiscenzia la stroppia e non la lassa guidare. E le divine leggi denno avere per guida li pastori de la Chiesa, et elli |
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scritte sono le leggi divine et umane, e la legge naturale è scritta |
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l’abbandonano; e l’umano debeno avere per guida li signori temporali, et elli similmente l’abbandonano; e così ogni uno fa male, non essendo ben guidato; e però dice: ''ma chi pon mano ad esse''; cioè leggi; cioè qual omo, qual signore spirituale o temporale opera secondo le leggi? Poner mano al freno è operare lo freno, addirissare lo cavallo ad andare come dè; ma nessuno cavalcatore dirissò mai bene lo cavallo, se prima non dirissa la intenzione sua del cavalcare; e così nessuno signore dirissa mai li sotto posti, se prima non dirissa sè; e però lo nostro vero maestro Gesù Cristo ''primo incepit facere, quam docere'', e così dovrebbe fare ogni signore. E perchè non si trova chi questo faccia, però risponde: ''Nullo''; s’intende, pone mano ad esse leggi; et assegna la cagione, perchè à ditto ''Nullo'', dicendo: ''però che il pastor''; cioè lo papa e ’l vescovo et ogni signore, ''che precede''; cioè che va inanti, come guida: imperò che ogni signore o |
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nel cuore di ciascuno; ma non c’ è nel mondo chi guidi secondo |
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queste leggi: imperò che la legge naturale dè avere per sua guida |
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la ragione, e la concupiscenzia la stroppia e non la lassa guidare. E |
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le divine leggi denno avere per guida li pastori de la Chiesa, et elli |
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l’abbandonano; e l’umano debeno avere per guida li signori temporali, et elli similmente l’abbandonano; e così ogni uno fa male, non |
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essendo ben guidato; e però dice: ''ma chi poti mano ad esse''; cioè |
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leggi; cioè qual omo, qual signore spirituale o temporale opera secondo le leggi? Poner mano al freno è operare lo freno, addirissare |
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lo cavallo ad andare come dè; ma nessuno cavalcatore dirissò mai |
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bene lo cavallo, se prima non dirissa la intenzione sua del cavalcare; e così nessuno signore dirissa mai li sotto posti, se prima non |
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dirissa sè; e però lo nostro vero maestro Gesù Cristo ''primo incepit facere, quam docere'', e così dovrebbe fare ogni signore. E perchè non |
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si trova chi questo faccia, però risponde: ''Nullo''; s’intende, pone mano |
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ad esse leggi; et assegna la cagione, perchè à ditto ''Nullo'', dicendo: |
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''però che il pastor''; cioè lo papa e ’l vescovo et ogni signore, ''che precede''; cioè che va inanti, come guida: imperò che ogni signore o |
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spirituale, o temporale è posto per guida, sicché ogni uno precede, |
spirituale, o temporale è posto per guida, sicché ogni uno precede, |
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''Ruminar può''; cioè può rugumare, come la pecora e ’l bu’ e li altri |
''Ruminar può''; cioè può rugumare, come la pecora e ’l bu’ e li altri |
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animali che ànno l’unghie fesse: li |
animali che ànno l’unghie fesse: li animali <ref>C. M. li animali, che rugumano, ànno le unghie fesse, e rugumare è rifrangere lo cibo preso.</ref> che ànno l’unghie fesse, non però tutti rugumano; ma niuno ruguma che non abbia l’unghie fesse, et è rugumare rifrangere lo cibo prima preso. Àe ordinato la natura a sì fatti animali che la canna da lo <ref>C. M. dello</ref> stomaco àe due vie, e così lo stomaco du’ luoghi; per l’una via va l’erba quando la strappa e mandala giù nel luogo de lo stomaco deputato a ciò; e quando si sta poi, ritorna lo cibo preso suso in bocca e rifrangelo da capo e mandalo per l’altra via al luogo del nutrimento. E dèsi notare in questa parte che l’autore usa qui questa figura; nella legge di |
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non però tutti rugumano; ma niuno ruguma che non abbia l’unghie |
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fesse, et è rugumare rifrangere lo cibo prima preso. Àe ordinato la |
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natura a sì fatti animali che la canna da lo <ref>C. M. dello</ref> stomaco àe due vie, e |
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così lo stomaco du’ luoghi; per l’una via va l’erba quando la strappa e mandala giù nel luogo de lo stomaco deputato a ciò; e quando |
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si sta poi, ritorna lo cibo preso suso in bocca e rifrangelo da capo |
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e mandalo per l’altra via al luogo del nutrimento. E dèsi notare in |
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questa parte che l’autore usa qui questa figura; nella legge di |