Pagina:Guglielminetti - Anime allo specchio, Milano, Treves, 1919.djvu/215: differenze tra le versioni

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— Mi perdoni, — gli disse questi dopo un breve esordio — s’io sono costretto a parlarle di cose molto delicate, ma la nostra professione ci costringe a conoscere la vita intima psicologica e sentimentale delle nostre pazienti, specialmente nei fatti determinanti del male. Ora la signorina ha rapidamente migliorato in questi due mesi: era denutrita, avvilita dall’abbandono, dalla solitudine e forse dal ridicolo, ridotta ad una larva pietosa. Ma ormai s’avvia verso la guarigione e non vorrei che la sua presenza risuscitandole nella memoria tutto un triste passato producesse in quell’organismo nervoso qualche fenomeno deleterio. Mi comprende, non è vero?
— Mi perdoni, — gli disse questi dopo un breve esordio — s’io sono costretto a parlarle di cose molto delicate, ma la nostra professione ci costringe a conoscere la vita intima psicologica e sentimentale delle nostre pazienti, specialmente nei fatti determinanti del male. Ora la signorina ha rapidamente migliorato in questi due mesi: era denutrita, avvilita dall’abbandono, dalla solitudine e forse dal ridicolo, ridotta ad una larva pietosa. Ma ormai s’avvia verso la guarigione e non vorrei che la sua presenza risuscitandole nella memoria tutto un triste passato producesse in quell’organismo nervoso qualche fenomeno deleterio. Mi comprende, non è vero?


— Io non chiedo di parlarle, non chiedo di essere ricevuto; vorrei soltanto vederla, non visto per un momento, — pregò Leo Carmine con la voce soffocata dall’ansia. — Sarà un desiderio morboso anche questo — soggiunse —
— Io non chiedo di parlarle, non chiedo di essere ricevuto; vorrei soltanto vederla, non visto per un momento, — pregò Leo Carmine con la voce soffocata dall’ansia. — Sarà un desiderio morboso anche questo — sog-