Pagina:Rusconi - Teatro completo di Shakspeare, 1859, V-VI.djvu/234: differenze tra le versioni

→‎Pagine SAL 25%: Creata nuova pagina: ATTO PRIMO 225 ▼assalii della sna amica, portandone la divisa. La sna gelosa ▼edova ìnnoltrata negli anni, e miladj Shore, dacché nostr...
 
Piaz1606 (discussione | contributi)
 
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 25%
+
Pagine SAL 75%
Intestazione (non inclusa):Intestazione (non inclusa):
Riga 1: Riga 1:
{{RigaIntestazione||ATTO PRIMO|225}}
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
vassalii della sua amica, portandone la divisa. La sua gelosa vedova ìnnoltrata negli anni, e milady Shore, dacchè nostro fratello le ha nobilitate, son fatte potenti protettrici in questa monarchia.
ATTO PRIMO 225

▼assalii della sna amica, portandone la divisa. La sna gelosa
''Brak''. Chieggo perdono alle Vostre Grazie, ma Sua Maestà mi ha imposto di non permettere ad alcun uomo, qual che ne sia il grado, un colloquio con suo fratello.
▼edova ìnnoltrata negli anni, e miladj Shore, dacché nostro

fratello le ha nobilitate, son fatte potenti protettrici in questa
''Gloc''. Sì? ebbene, se piace a Vostra Signorìa, Brakenbury, voi potrete esser terzo in tutto quel che diciamo, perocchè non tramiamo alcun tradimento. Noi stavamo affermando che il re è saggio e virtuoso, e che la nobile regina è nella sua bella età senza gelosia: osservavamo che la moglie di Shore ha un bel piede, labbra vermiglie come le ciliegie, un bell’occhio, una lingua dorata, e che i parenti della regina sono ora graziosi gentiluomini. Che ne dite, signore? Non è tutto ciò vero?
monarchia.

Brak. Chieggo perdono alle Vostre Grazie, ma Sua Maestà
''Brak''. Milord, non ho nulla in comune con queste cose.
mi ha imposto di non permettere ad alcun uomo, qual che ne

aia il grado, un colloquio con suo fratello.
''Gloc''. Nulla in comune colla Shore? Ti dico, amico, che quegli che avesse qualche cosa in comune con lei, tranne un solo uomo, farebbe bene a vederla in segreto e sola.
Gloc Sì? ebbene, se piace a Vostra Signorìa, Brakenbnry,

Toi potrete esser terzo in tutto quel che diciamo, perocché non
''Brak''. E qual è l’uomo che voi eccettuate, milord?
tramiamo alcun tradimento. Noi stavamo affermando die il re

è saggio e virtuoso, e che la nobile regina è nella sua bella età
''Gloc''. Suo marito, demonio: vorresti tu tradirmi?
senza gelosia: osservavamo che la moglie di Shore ha un bel

piede, labbra vermiglie come le ciliegie, an belP occhio, una
''Brak''. Supplico Vostra Grazia di perdonarmi, e di finire il vostro colloquio col nobile duca.
lingua dorata, e che i parenti della regina sono ora graziosi

gentiluomini Che ne dite, signore? Non ò tutto ciò vero?
''Clar''. Conosciamo il tuo obbligo, Brakenbury, e obbediremo.
Bràk. Milord, non ho nulla in comune con queste cose.

Gloc. Nulla in comune colla Shore? Ti dico, amico, che quegli
''Gloc.'' Noi siamo disprezzati dalla regina, e ci è forza obbedire. Fratello, addio; io vado dal re, e qual che sia l’ufficio che mi vorrete dare, dovessi io chiamare la vedova d’Eduardo<ref>Così chiamata per disprezzo, avvegnachè prima di sposare Eduardo (come si è veduto nel precedente Dramma), fosse vedova di lord Grey.</ref> sorella, tutto farò per affrettare la vostra liberazione. Intanto questa disgrazia crudele d’un fratello m’addolora più di quello che posso esprimere.
che avesse qualche cosa in comune con lei, tranne un solo

nomo, forebbe bene a vederla in segreto e sola.
''Clar''. So che ad entrambi dispiace assai.
Brcik. £ qual è l’uomo che voi eccettuate, milord?

Gloc, Suo marito, demonio: vorresti tu tradirmi?
''Gloc''. Bene, la vostra prigionia non sarà lunga: io ve ne libererò o verrò al vostro posto: per ora abbiate tolleranza.
Bràk. Supplico Vostra Grazia di perdonarmi, e di finire il

vostro colloquio col nobile duca.
''Clar''. È forza: addio. (''esce con Brak. e le guardie'')
Clar. Conosciamo il tuo obbligo, Brakenbury, e obbediremo.

Gloe, Noi siamo disprezzati dalla re^na, e ci è forza obbedire.
''Gloc''. Va, segui la via che più non ricalcherai, credulo e sincero Clarenza! Io ti amo tanto che manderò fra poco la tua anima in Cielo, se il Cielo vorrà accettare un dono della mia mano. Ma chi viene? Il liberato Hastings? (''entra'' {{Sc|Hastings}})
Fratello, addio; io vado dal re, e qual che sia l’ufficio che mi

vorrete dare, dovessi io chiamare la vedova d’Eduardo (1) sorella,
''Hast''. Buon giorno, mio grazioso signore!
tutto farò per affrettare la vostra liberazione. Intanto questa
disgrazia crudele d’un fratello m’addolora più di quello che
posso esprìmere.
dar. So che ad entrambi dispiace assaL
Gìoc Bene, la vostra prigionia non sarà lunga: io ve ne lihererò
o verrò al vostro posto: per ora abbiate tolleranza.
CZor. È forza: addio. (esce con Brak, e le guardie)
Gìoe, Va, segui la via che più non ricalcherai, credulo e sincero
Clarenzal Io ti amo tanto che manderò fra poco la tua anima
in Cielo, se il Cielo vorrà accettare un dono della mia mano. Ma
chi viene? H liberato Hastings? (jmtra Hastixos)
Hast. Buon giorno, mio gi^azioso signore 1
(t) Cosi chiamata per disprezzo, atTegnachè prima di sposare Eduardo
4come si è teduto nel precedente Dramma), fosse vedora di lord Grej.
V. V. — 15 SiiARSPBARi. Teutro completa.
Digitized
by Google
Piè di pagina (non incluso)Piè di pagina (non incluso)
Riga 1: Riga 1:
<references/>