Pagina:L'aes grave del Museo Kircheriano.djvu/81: differenze tra le versioni

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<noinclude>la </noinclude>classe delle incerte troveranno disegnato sotto il numero 4 parte B. Tavola IV. Tolto questo disordine, pongano a confronto le monete fuse di questa Tavola XI. con le coniate che abbiam fatte incidere nella parte destra della Tavola XII. L’Ercole delll’asse fuso è richiamato dalla moneta coniata in argento e dal triente de’ numeri 1. 2. Il majale del semisse fuso corrisponde alla pelle di majale, di cui Proserpina si cuopre il capo nel quadrante coniato. L’aquila del triente e il fiore della semoncia fusa sono riuniti nel rovescio del sestante coniato. Il quadrante coniato pare una traduzione del quadrante fuso: la ''triscele'' rappresenta la triforme Elcate o le dee d’inferno; e la Proserpina, la spiga e il Giove trasformato in toro ed in serpe non sono che una dichiarazione di quel nefando commercio. Finalmente nel sestante fuso abbiamo il busto di quel drago stesso che vedesi nel quadrante coniato. Questa spontanea corrispondenza d’ impronte, oltre la perfetta somiglianza dell’arte, sono per noi pruova bastevole, che come le sei monete coniate appartengono ad una medesima città, così le sette fuse costituiscono la vera e giusta serie della città stessa.
<noinclude>la </noinclude>classe delle incerte troveranno disegnato sotto il numero 4 parte B. Tavola IV. Tolto questo disordine, pongano a confronto le monete fuse di questa Tavola XI. con le coniate che abbiam fatte incidere nella parte destra della Tavola XII. L’Ercole dell’asse fuso è richiamato dalla moneta coniata in argento e dal triente de’ numeri 1. 2. Il majale del semisse fuso corrisponde alla pelle di majale, di cui Proserpina si cuopre il capo nel quadrante coniato. L’aquila del triente e il fiore della semoncia fusa sono riuniti nel rovescio del sestante coniato. Il quadrante coniato pare una traduzione del quadrante fuso: la ''triscele'' rappresenta la triforme Elcate o le dee d’inferno; e la Proserpina, la spiga e il Giove trasformato in toro ed in serpe non sono che una dichiarazione di quel nefando commercio. Finalmente nel sestante fuso abbiamo il busto di quel drago stesso che vedesi nel quadrante coniato. Questa spontanea corrispondenza d’ impronte, oltre la perfetta somiglianza dell’arte, sono per noi pruova bastevole, che come le sei monete coniate appartengono ad una medesima città, così le sette fuse costituiscono la vera e giusta serie della città stessa.
Tra le città della provincia, di cui stiamo studiando i monumenti, non ve n’ha alcuna, a cui meglio che a Tivoli questa serie s’approprj. Le città latine, rutule, volsche, aurunche hanno già rivendicato a loro stesse le monete ch’erano proprie di loro: quelle degli equi e degli ernici non può di meno che non abbiano un qualche diritto cosi sopra questa serie, come sopra molte altre monete di quelle, che 3Ìamo stati costretti ad adunare per ora nella classe delle incerte.
Tra le città della provincia, di cui stiamo studiando i monumenti, non ve n’ha alcuna, a cui meglio che a Tivoli questa serie s’approprj. Le città latine, rutule, volsche, aurunche hanno già rivendicato a loro stesse le monete ch’erano proprie di loro: quelle degli equi e degli ernici non può di meno che non abbiano un qualche diritto cosi sopra questa serie, come sopra molte altre monete di quelle, che 3Ìamo stati costretti ad adunare per ora nella classe delle incerte.