Pagina:Neera - Profili, impressioni e ricordi, Cogliati, 1920.djvu/62: differenze tra le versioni

(Nessuna differenza)

Versione delle 11:56, 25 ott 2020

56 Profili, Impressioni e Ricordi

non fu insensibile a tutte una sola amò di vero, alto, tenerissimo amore: Giuditta Sidoli. Nessuna romanzesca avventura presiedette a questa unione, neanche il pimento deiradulterio, chè, liberi entrambi, il solo olocausto che il cospiratore aveva fatto di se stesso alla patria e la possibilità di morire da un giorno all’altro per essa fu la ragione che gli impedì di contrarre un vincolo di famiglia colle responsabilità e i doveri da quella derivanti. Ma aveva il Mazzini incontrato nella Sidoli un cuore all’altezza del suo e la loro intesa fu mirabile di costanza, di dignità, di fusione perfetta. Noi non siamo obbligati qui a chiudere gli occhi sulle stravaganze e peggio di certe coppie amorose scusando lutto in nome della passione. Fa tanto bene all'animo riconoscere che la passione non è neccessariamente corrompitrice è che i suoi gesti possono comporsi in armonia di virtù quando le anime sono pure.

Giuditta nacque in Milano da Cesare Bellerio e da una nobile Sopranzi nel 1804 un anno prima che nascesse Mazzini: fu posta in educazione nel collegio di S. Filippo e secondo l’andazzo del tempo aveva appena sedici anni quando, nel collegio stesso, le presentarono lo sposo scelto dai suoi genitori. Per sua fortuna non era un vecchio reduce da tutte le battaglie di Citerà, come avveniva spesso, ed anche di questo dobbiamo rallegrarci, che la bella figura di lei non esce contaminata dal sozzo mercato tra la gio-