Pagina:Torriani - Serate d'inverno, Madella, 1914.djvu/153: differenze tra le versioni
Stato della pagina | Stato della pagina | ||
- | + | Pagine SAL 100% | |
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 4: | Riga 4: | ||
— Non ne vuoi un poco a me, zia? Non vuoi che io cerchi di consolarti? |
— Non ne vuoi un poco a me, zia? Non vuoi che io cerchi di consolarti? |
||
— Sì, Odda. È questo che volevo da te. Dimmi; non hai bisogno di una stupida creatura che sappia togliere la polvere |
— Sì, Odda. È questo che volevo da te. Dimmi; non hai bisogno di una stupida creatura che sappia togliere la polvere a’ tuoi quadri, che ti sostenga la tavolozza? Mi pare che accanto a te, col tuo nobile esempio, lontana dalla società leggera e pettegola, mi affliggerei meno d’invecchiare. Potrei imparare ad occuparmi di qualche cosa meno irritante che il mio miserabile idillio morto, che non mi riesce di galvanizzare. |
||
Odda le aperse le braccia e le disse con tutta cordialità: |
Odda le aperse le braccia e le disse con tutta cordialità: |
||
— Sii la benvenuta, zia, nella mia villa modesta. Vedrai che non ci starai troppo male. I bimbi del paese ti ammireranno quando spiegherai loro i profondi misteri del sillabario, come il protagonista del tuo idillio non |
— Sii la benvenuta, zia, nella mia villa modesta. Vedrai che non ci starai troppo male. I bimbi del paese ti ammireranno quando spiegherai loro i profondi misteri del sillabario, come il protagonista del tuo idillio non t’ha ammirata mai. E quando racconterai loro le storie dei Greci e dei Romani, ti vorranno bene come egli non te ne ha mai voluto. |
||
— Quanti compensi trovi nel tuo bel cuore, Odda. Mi porterò un baule di sillabari; ed imparerò a memoria tutta la storia universale di {{ |
— Quanti compensi trovi nel tuo bel cuore, Odda. Mi porterò un baule di sillabari; ed imparerò a memoria tutta la {{TestoAssente|storia universale}} di {{AutoreCitato|Cesare Cantù|Cesare Cantù}}. |