Pagina:Piano regolatore di Roma 1883 - Relazione.djvu/72: differenze tra le versioni

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una piazza, dove la grande strada si separa nuovamente in due rami, il primo dei quali, passando dietro la {{Wl|Q371921|Basilica di Costantino}}, continua in linea retta fino a raggiungere Io stradone concentrico al Colosseo nella pendice del {{Wl|Q1036262|colle Oppio}}, e la {{Wl|Q763100|via Labicana}}, la quale allargata fa capo presso SS. Pietro e Marcellino al viale Manzoni, che circonda l’estrema zona del quartiere Esquilino.
una piazza, dove la grande strada si separa nuovamente in due rami, il primo dei quali, passando dietro la {{Wl|Q371921|Basilica di Costantino}}, continua in linea retta fino a raggiungere lo stradone concentrico al Colosseo nella pendice del {{Wl|Q1036262|colle Oppio}}, e la {{Wl|Q763100|via Labicana}}, la quale allargata fa capo presso SS. Pietro e Marcellino al viale Manzoni, che circonda l’estrema zona del quartiere Esquilino.


L’altro ramo poi, dalla piazza presso il Fôro romano, con direzione rettilinea, traversa la via delle Carrette, e profittando della falda della collina fra la via della Madonna dei Monti e S. Francesco di Paola, ascende a {{Wl|Q911564|S. Lucia in Selci}}: quivi piegando a sinistra, con un altro rettilineo si dirige al centro della stazione ferroviaria dalla parte dell’arrivo dei viaggiatori, seguendo la via Graziosa, e traversando la piazza dell’Esquilino, già della Tribuna di S. M. Maggiore. Dal Fôro a questa piazza la strada prenderà nome di via Cavour, così chiamandosi il suo ultimo tratto già sistemato. Ed il relativo progetto fu già approvato, come importantissimo per le comunicazioni col quartiere Esquilino, nella seduta del 31 maggio 1880; e se ne sarebbe domandata una speciale dichiarazione legale di pubblica utilità, se non fosse stata prossima l’epoca della presentazione di un piano generale regolatore, ove quella strada sarebbe stata riprodotta. In quella stessa seduta il Consiglio comprendeva nell’approvazione anche un altra diramazione, che prenderà nome di via dello Statuto e che distaccandosi dalla {{Wl|Q4110463|via Cavour}} presso S. Lucia in Selci farà capo alla grande {{Wl|Q1141165|piazza Vittorio Emanuele}}. Insomma la grande arteria descritta e le sue diramazioni faranno sì, che
L’altro ramo poi, dalla piazza presso il Fôro romano, con direzione rettilinea, traversa la via delle Carrette, e profittando della falda della collina fra la via della Madonna dei Monti e S. Francesco di Paola, ascende a {{Wl|Q911564|S. Lucia in Selci}}: quivi piegando a sinistra, con un altro rettilineo si dirige al centro della stazione ferroviaria dalla parte dell’arrivo dei viaggiatori, seguendo la via Graziosa, e traversando la piazza dell’Esquilino, già della Tribuna di S. M. Maggiore. Dal Fôro a questa piazza la strada prenderà nome di via Cavour, così chiamandosi il suo ultimo tratto già sistemato. Ed il relativo progetto fu già approvato, come importantissimo per le comunicazioni col quartiere Esquilino, nella seduta del 31 maggio 1880; e se ne sarebbe domandata una speciale dichiarazione legale di pubblica utilità, se non fosse stata prossima l’epoca della presentazione di un piano generale regolatore, ove quella strada sarebbe stata riprodotta. In quella stessa seduta il Consiglio comprendeva nell’approvazione anche un altra diramazione, che prenderà nome di via dello Statuto e che distaccandosi dalla {{Wl|Q4110463|via Cavour}} presso S. Lucia in Selci farà capo alla grande {{Wl|Q1141165|piazza Vittorio Emanuele}}. Insomma la grande arteria descritta e le sue diramazioni faranno sì, che