Pagina:Blanch - Della scienza militare.djvu/30: differenze tra le versioni

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scorge perché sia stata attribuita la guerra piuttosto alla corruttela della nostra natura che alla stessa natura.
scorge perché sia stata attribuita la guerra piuttosto alla corruttela della nostra natura che alla stessa natura.


Ciò non pertanto una piú grave ed accurata disamina fa chiaro esser ella inevitabile non solamente, ma utile ancora nella nostra imperfetta esistenza, perocché egli è mestieri che sia negli uomini una forza la quale difenda contro l’assalitore e i prodotti del proprio lavoro e l’altre cose piú care.
Ciò non pertanto una piú grave ed accurata disamina fa
chiaro esser ella inevitabile non solamente, ma utile ancora nella
nostra imperfetta esistenza, perocché egli è mestieri che sia negli
uomini una forza la quale difenda contro l’assalitore e i prodotti
del proprio lavoro e l’altre cose piú care.


Se lo scopo di una bene ordinata societá si è quello di rendere la cagione forte e la morale armata, secondo la felice espressione del traduttore di Platone, risulta che nelle societá non ancora del tutto formate, per conservarsi a fronte di altre meno avanzate in pubblica ragione ed in viver civile, sia d’uopo quella disposizione indicata di sopra, la quale fa risaltare una delle piú nobili passioni che toccata sia in sorte all’umanitá, cioè quella mercé della quale ciascuno sagrifica se stesso a prò del comune. Dove un tal sentimento invale in una societá, dee questa stimarsi arrivata al piú alto grado di forza, e l’amor della patria riposa su condizioni ben differenti da quelle che nascono dall’informe aggregato di uomini legati soltanto da materiali interessi dai quali scambievolmente sono occupati. Puossi dunque asserire la disposizione alla guerra altro non essere di sua natura negli uomini che il sentimento della loro dignitá, la quale non piegano al capriccio di esseri dotati delle medesime facoltá e che da interessi personali guidati vogliono offendere quei dritti che ogni uomo deve difendere sotto pena di avvilire e degradare se stesso, secondar l’ingiustizia ed infrangere ogni morale. Nelle nazioni bene ordinate suppliscono in gran parte le buone leggi, ma ogni nazione d’altronde, come societá particolare, è tenuta ad opporre quella medesima resistenza che abbiamo notata negl’individui rispetto alle altre nazioni; e questo per le cause medesime, comeché con effetti piú gravi, perché la sfera nella quale si agisce diventa piú vasta. Possiam però dire che il sentimento della difesa è nella natura umana, che egli è necessario allo sviluppo non meno che all’esistenza di lei, e che finalmente la corruttela di essa natura può fare in maniera che quella facoltá anzidetta, degenerata, si volga in
Se lo scopo di una bene ordinata societá si è quello di rendere la cagione forte e la morale armata, secondo la felice espressione del traduttore di Platone, risulta che nelle societá non
ancora del tutto formate, per conservarsi a fronte di altre meno
avanzate in pubblica ragione ed in viver civile, sia d’uopo quella
disposizione indicata di sopra, la quale fa risaltare una delle
piú nobili passioni che toccata sia in sorte all’umanitá, cioè
quella mercé della quale ciascuno sagrifica se stesso a prò del
comune. Dove un tal sentimento invale in una societá, dee questa stimarsi arrivata al piú alto grado di forza, e l’amor della
patria riposa su condizioni ben differenti da quelle che nascono
dall’informe aggregato di uomini legati soltanto da materiali
interessi dai quali scambievolmente sono occupati. Puossi dunque asserire la disposizione alla guerra altro non essere di sua
natura negli uomini che il sentimento della loro dignitá, la quale
non piegano al capriccio di esseri dotati delle medesime facoltá
e che da interessi personali guidati vogliono offendere quei
dritti che ogni uomo deve difendere sotto pena di avvilire e
degradare se stesso, secondar l’ingiustizia ed infrangere ogni
morale. Nelle nazioni bene ordinate suppliscono in gran parte
le buone leggi, ma ogni nazione d’altronde, come societá particolare, è tenuta ad opporre quella medesima resistenza che
abbiamo notata negl’individui rispetto alle altre nazioni; e questo per le cause medesime, comeché con effetti piú gravi, perché la sfera nella quale si agisce diventa piú vasta. Possiam
però dire che il sentimento della difesa è nella natura umana,
che egli è necessario allo sviluppo non meno che all’esistenza
di lei, e che finalmente la corruttela di essa natura può fare
in maniera che quella facoltá anzidetta, degenerata, si volga in