Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo III.djvu/209: differenze tra le versioni

Casmiki (discussione | contributi)
Casmiki (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
<ref follow="pg198-199">regno, nella notte dall’ 8 al 9 luglio del 519. Si vuole che una folgore, o lo spavento avutone, lo togliesse ai vivi, essendosi rinvenuto spento, dopo orribile temporale, in una piccola camera del suo palazzo.</ref>guisa e consentì loro di allogarsi presso le sue terre; se non che trascorsi pochi anni offeso dalle costoro sceleraggini verso i confinanti Romani, vi spedì un esercito, il quale uscito vittorioso della pugna ne uccise moltissimo numero, e potevali ben anche disterminare se que’ superstiti non avessero chiesto supplichevoli ai duci di strigner lega per l’ avvenire co’ Romani, e di prestare fedeli servigi all’imperatore. Anastasio informatone condiscese a tale proposta, e così i pochi rimasi ebbero salvezza. E tuttavia non furono socii dei Romani, e molto meno rimeritaronli come che sia del beneficio.
<ref follow="pg198-199">regno, nella notte dall’ 8 al 9 luglio del 519. Si vuole che una folgore, o lo spavento avutone, lo togliesse ai vivi, essendosi rinvenuto spento, dopo orribile temporale, in una piccola camera del suo palazzo.</ref>guisa e consentì loro di allogarsi presso le sue terre; se non che trascorsi pochi anni offeso dalle costoro sceleraggini verso i confinanti Romani, vi spedì un esercito, il quale uscito vittorioso della pugna ne uccise moltissimo numero, e potevali ben anche disterminare se que’ superstiti non avessero chiesto supplichevoli ai duci di strigner lega per l’ avvenire co’ Romani, e di prestare fedeli servigi all’imperatore. Anastasio informatone condiscese a tale proposta, e così i pochi rimasi ebbero salvezza. E tuttavia non furono socii dei Romani, e molto meno rimeritaronli come che sia del beneficio.


IV. Allorché poi Giustiniano ebbe il trono <ref>(1) Nell’anno 527 dell’era volgare.</ref> accordò loro ubertosissime terre, e indusseli, fatti ricchi col dono, a volersi tutti dichiarare confederati de’Romani e seguaci della sua religione. Così eglino passati ad una più umana vita con illustre professione di fede abbracciarono i cristiani dommi, e spesse fiate con sociale diritto li vedemmo in campo sotto gli imperiali vessilli. Ma a dir vero li troviamo ancora del tutto infedeli, e derubatori de’ vicini con tale sfrontata cupidigia che punto non vergognansi del misfatto, oltre di che dannosi in preda a turpi congiungimenti non risparmiando uomini e bestie; sono infine i peggiori de’ {{Pt|mor-|}}
IV. Allorchè poi Giustiniano ebbe il trono <ref>(1) Nell’anno 527 dell’era volgare.</ref> accordò loro ubertosissime terre, e indusseli, fatti ricchi col dono, a volersi tutti dichiarare confederati de’Romani e seguaci della sua religione. Così eglino passati ad una più umana vita con illustre professione di fede abbracciarono i cristiani dommi, e spesse fiate con sociale diritto li vedemmo in campo sotto gli imperiali vessilli. Ma a dir vero li troviamo ancora del tutto infedeli, e derubatori de’ vicini con tale sfrontata cupidigia che punto non vergognansi del misfatto, oltre di che dannosi in preda a turpi congiungimenti non risparmiando uomini e bestie; sono infine i peggiori de’ {{Pt|mor-|}}