Pagina:De Sanctis, Francesco – Alessandro Manzoni, 1962 – BEIC 1798377.djvu/158: differenze tra le versioni
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menti, tra le grida di gloria, vede lì per la prima volta morire il giorno tacitamente: vede il tramonto taciturno di un giorno inerte, mentre non ci era inerzia per lui. Ecco il suo martirio! |
{{Pt|menti|avvenimenti}}, tra le grida di gloria, vede lì per la prima volta morire il giorno tacitamente: vede il tramonto taciturno di un giorno inerte, mentre non ci era inerzia per lui. Ecco il suo martirio! |
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{{blocco centrato|{{smaller|Chinati i rai fulminei...</br></br>}}}} |
{{blocco centrato|{{smaller|</br>Chinati i rai fulminei...</br></br>}}}} |
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{{Pt| |{{Spazi|8}}}}Guardate alla scelta degli epiteti: quegli occhi che fulminavano, ora sono chinati; ci è l’antitesi non cercata, ma propria delle cose. |
{{Pt| |{{Spazi|8}}}}Guardate alla scelta degli epiteti: quegli occhi che fulminavano, ora sono chinati; ci è l’antitesi non cercata, ma propria delle cose. |
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{{Pt| |{{Spazi|8}}}}Manzoni in questo alessandrino getta uno sdrucciolo, ecco la novità: uno sdrucciolo che passa rapidamente sopra il suo complemento per dar la mano all’altro verso sdrucciolo: non potete fermarvi in questo accavallarsi di sdruccioli, dovete andare fino alla fine. |
{{Pt| |{{Spazi|8}}}}Manzoni in questo alessandrino getta uno sdrucciolo, ecco la novità: uno sdrucciolo che passa rapidamente sopra il suo complemento per dar la mano all’altro verso sdrucciolo: non potete fermarvi in questo accavallarsi di sdruccioli, dovete andare fino alla fine. |
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Vedete: |
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{{blocco centrato|{{smaller|E ripensò le mobili</br>Tende e i percossi valli...</br></br>}}}} |
{{blocco centrato|{{smaller|E ripensò le mobili</br>Tende e i percossi valli...</br></br>}}}} |