Pagina:Lucrezio e Fedro.djvu/80: differenze tra le versioni

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Durava e dura veramente eterna;
Durava, e dura veramente eterna.
Nè punto a caso immaginâr che vinti
Nè punto a caso immaginar, che vinsi
Esser non potean mai da forza alcuna
Esser non potean mai da forza alcuna
Quei che di sì gran forza eran dotati.
Quei, che di sì gran forza eran dotati.
E in oltre s’avvisâr che di fortuna
E in oltre s’avvisar, che di fortuna
{{r|1750}}Superasser d’assai tutti i mortali,
{{r|1750}}Superasser di molto ogni mortale;
Perchè mai della morte il rio timore
Perchè mai della morte il rio timore
Non potea tormentarli e perchè in sogno
Non potea tormentarli; e perchè in sogno
Molte far li vedean cose ammirande
Molte far gli vedean cose ammirande
Senza punto stancarsi. A ciò s’aggiunga
Senza punto stancarsi. A ciò s’aggiunga,
{{r|1755}}Ch’essi intorno vedean con ordin certo
{{r|1755}}Ch’ess’intorno vedean con ordin certo
Moversi il cielo e in un col ciel le varie
Moversi ’l cielo e in un co ’l ciel le varie
Stagion dell’anno, e non sapean di questo
Stagion dell’anno; e non sapean di questo
Le varie cause investigare; e quindi
Le varie cause investigare; e quindi
Prendean per lor rifugio il dare a’ sommi
Prendean per lor refugio il dare a’ sommi
{{r|1760}}Numi il fren d’ogni cosa e far che ’l tutto
{{r|1760}}Numi il fren d’ogni cosa, e far, che il tutto
Obbedisca a’ lor cenni. E in ciel locavano
Obbedisca a’ lor cenni; e in ciel locavano
Degli alti dèi l’eterne sedi e i templi;
Degli alti Dei l’eterne sedi e i templi;
Perchè volgersi ’n ciel vedeano il sole
Perchè volgersi ’n ciel vedeano il sole
La luna il dì la notte, e della notte
La luna, il dì, la notte, e della notte
{{r|1765}}Tutti i lucidi segni, e le vaganti
{{r|1765}}Tutti i lucidi segni, e le vaganti
Notturne faci e le volanti fiamme,
Notturne faci, e le volanti fiamme,
E le nubi e le piogge e la rugiada,
E le nubi, e le piogge, e la rugiada,
La neve, i venti, i fulmini e l’acerba
La neve, i venti, e i fulmini e l’acerba
Grandine e i rapidissimi rimbombi
Grandine, e i rapidissimi rimbombi
{{r|1770}}De’ tuoni e il fiero murmure tremendo.
{{r|1770}}De’ tuoni, e il fiero murmure tremendo.
Povero uman legnaggio! ahi quanti, allora
Povero uman lignaggio! Ahi quante allora
Ch’egli a’ numi
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