Pagina:Il Baretti - Anno III, n. 1, Torino, 1926.djvu/6: differenze tra le versioni
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Nadler e Troeltsch — scrive il nostro collaboratore Curtius — hanno cercato di determinare la posizione della cultura tedesca |
{{wl|Q106066|Nadler}} e {{wl|Q60285|Troeltsch}} — scrive il nostro collaboratore Curtius — hanno cercato di determinare la posizione della cultura tedesca in rapporto alla tradizione occidentale. Nadler ha dimostrato che la cultura tedesca non è qualcosa di omogeneo, ma che nasce dalla compenetrazione di due complessi storici complementari; quello del sud-ovest della Germania che sulla base di una unità e continuità di esistenza romano-tedesca di millenni produsse, seguendo uno sviluppo organico, l’umanismo e il classicismo, e quello Nord-orientale, in cui l’elemento slavo-tedesco fece sorgere il misticismo e il romanticismo. |
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Troeltsch nel Diritto naturale |
Troeltsch nel ''Diritto naturale e l’umanità nella guerra mondiale'' ha caratterizzato i due sistemi d’idee la cui opposizione condusse alla guerra mondiale: da una parte l’ideologia dell’Europa occidentale e dell’America che ha le sue radici nelle idee, due volte millenarie, storiche e cristiano, del diritto naturale, dell’umanità e del progresso — dall’altra la concezione storica e organica, nata dal classicismo e dal romanticismo tedeschi, che si oppone come conservatrice, aristocratica e autoritaria alla concezione occidentale democratica dello Stato. Qui un ordine eterno, razionale, stabilito da Dio, fondamento della morale e del diritto, là una incarnazione individuale sempre rinnovata e vivente dello spirito creatore della storia. Questa è la suprema differenza- Chiunque creda al diritto naturale eterno e divino, all’identità di tutti gli uomini, al destino uno del genere umano e vi scorga l’essenza della umanità, non trova nella dottrina tedesca che una strana mescolanza di misticismo e di brutalità. Chiunque d’altra parte veda nella storia una moltiplicità eternamente vivente di individui che determinano rapporti individuali fondati su un diritto sempre nuovo non riconosce nell’ideologia occidentale che un piatto razionalismo, un atomismo egalitario, una mescolanza di superficialità e di fariseismo.<section end="s4" /> |
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Le Edizioni del Baretti |
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{{ct|f=110%|TORINO}} |
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{{a destra|''Usciranno in gennaio'':}} |
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0. GIARDINI Antologia dei poeti catalani 1850-1925 Storia e traduzioni ritmiche L. 14. |
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M. MARCHESINI OMERO L 8. |
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0. G. PINI ADUA Prima storia L. 5. |
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Editori ’Librai-Tipografi TORINO-MILANO • FIRENZE ■ R0MA-NHP0LI- PALERMO DOMEN ICO BUGFERETTI Storia della letteratura italiana e della estetica. |
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{{ct|f=110%|DOMENICO BULFERETTI}} |
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{{ct|f=120%|Storia della letteratura italiana e della estetica.}} |
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Volume 1° - Dalle Origini al Boccaccio L. 10.— |
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» II° - Dal Boccaccio all’Alfieri L. 14.— |
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» III° - Dall’Alfieri al D’Annunzio (in corno di stampa) |
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S. E. {{sc|Benedetto Croce}} così giudica i primi due volumi dell’opera del Bulferetti: |
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⚫ | «Li ho letti in questi giorni e mi sono altamente compiaciuto che un libro come questo sia stato scritto, nel quale la storia letteraria è esposta in modo nuovo, semplice, agile, con perfetta informazione e con molto buon gusto d’arte e di poesia. Non è lavoro dei soliti più o meno abili compilatori, ma di un uomo che ha per suo conto a lungo studiato e amato la letteratura italiana. Credo che il libro gioverà alla scuola e alla cultura italiana, se, come auguro, avrà la fortuna che merita». |
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{{ct|PIERO GOBETTI - ''Direttore responsabile''}} |
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{{ct|Tipografia Sociale - Pinerolo.}} |