Pagina:Salgari - I drammi della schiavitù.djvu/199: differenze tra le versioni
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– Io non posso permettere che si uccidano. Kardec è l’assassino del mio migliore amico e te lo abbandono, ma gli altri sono miei compagni. |
– Io non posso permettere che si uccidano. Kardec è l’assassino del mio migliore amico e te lo abbandono, ma gli altri sono miei compagni. |
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Seghira s’alzò, |
Seghira s’alzò, con le braccia strettamente incrociate sul petto, fremente, superba, e lanciò sul dottore uno sguardo provocante, uno sguardo di sfida. |
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– Salvateli, se lo volete – diss’ella con accento acre. – Sono liberi ancora, la foresta sta a loro dinanzi, dite che fuggano, che escano da queste piante che li circondano. Credereste forse di salvarli |
– Salvateli, se lo volete – diss’ella con accento acre. – Sono liberi ancora, la foresta sta a loro dinanzi, dite che fuggano, che escano da queste piante che li circondano. Credereste forse di salvarli per ciò?... No, dottore, Niombo li raggiungerà prima che tocchino le sponde dell’Oceano e voi forse potreste pentirvi!... |
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– È una minaccia, Seghira? |
– È una minaccia, Seghira? |