Pagina:Alfieri, Vittorio – Tragedie, Vol. III, 1947 – BEIC 1728689.djvu/282: differenze tra le versioni

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da ch'ei di Crasso è vincitore; il Parto,
da ch’ei di Crasso è vincitore; il Parto,
che sta di sua vittoria inopinata
che sta di sua vittoria inopinata
stupidamente attonito; e ne aspetta
stupidamente attonito; e ne aspetta
il gastigo da voi. Null'altro manca
il gastigo da voi. Null’altro manca
alla gloria di Roma; ai Parti e al mondo
alla gloria di Roma; ai Parti e al mondo
mostrar, che lá cadean morti, e non vinti,
mostrar, che lá cadean morti, e non vinti,
quei romani soldati, a cui fea d'uopo
quei romani soldati, a cui fea d’uopo
romano duce, che non d'auro avesse,
romano duce, che non d’auro avesse,
ma di vittoria, sete. A tor tal onta,
ma di vittoria, sete. A tor tal onta,
a darvi in Roma il re dei Parti avvinto,
a darvi in Roma il re dei Parti avvinto,
io mi appresto; o a perir nell'alta impresa.
io mi appresto; o a perir nell’alta impresa.
A trattar di tal guerra, ho scelto io questo
A trattar di tal guerra, ho scelto io questo
tempio di fausto nome: augurio lieto
tempio di fausto nome: augurio lieto
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infra noi tutti, omai fia sola il certo
infra noi tutti, omai fia sola il certo
pegno del vincer nostro. Ad essa io dunque
pegno del vincer nostro. Ad essa io dunque
e vi esorto, e vi prego. - Ivi ci appella
e vi esorto, e vi prego. Ivi ci appella
l'onor di Roma, ove l'oltraggio immenso
l’onor di Roma, ove l’oltraggio immenso
ebber l'aquile invitte: a ogni altro affetto
ebber l’aquile invitte: a ogni altro affetto
silenzio impon l'onor per ora. In folla
silenzio impon l’onor per ora. In folla
arde il popol nel foro; udir sue grida
arde il popol nel foro; udir sue grida
di qui possiam; che a noi vendetta ei pure
di quí possiam; che a noi vendetta ei pure
chiede (e la vuol) dei temerarj Parti.
chiede (e la vuol) dei temerarj Parti.
Risolver dunque oggi dobbiam dell'alta
Risolver dunque oggi dobbiam dell’alta
vendetta noi, pria d'ogni cosa. Io chieggo
vendetta noi, pria d’ogni cosa. Io chieggo
dal fior di Roma (e, con romana gioja,
dal fior di Roma (e, con romana gioja,
chiesto a un tempo e ottenuto, io giá l'ascolto)
chiesto a un tempo e ottenuto, io giá l’ascolto)
quell'unanime assenso, al cui rimbombo
quell’unanime assenso, al cui rimbombo
sperso fia tosto ogni nemico, o spento.
sperso fia tosto ogni nemico, o spento.
Cimbro+ Di maraviglia tanta il cor m’inonda
;Cimbro
l’udir parlar di unanime consenso,
Di maraviglia tanta il cor m'inonda
ch’io quí primo rispondo; ancor che a tanti
l'udir parlar di unanime consenso,
ch'io qui primo rispondo; ancor che a tanti
minor, tacer me faccia uso di legge.
minor, tacer me faccia uso di legge.
Oggi a noi dunque, a noi, giá da tanti anni
Oggi a noi dunque, a noi, giá da tanti anni
muti a forza, il parlare oggi si rende?
muti a forza, il parlare oggi si rende?
Io primier dunque, favellar mi attento:
Io primier dunque, favellar mi attento:
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