Pagina:Campanella, Tommaso – Poesie, 1915 – BEIC 1777758.djvu/65: differenze tra le versioni
test caricamento |
|||
Stato della pagina | Stato della pagina | ||
- | + | Pagine SAL 75% | |
Intestazione (non inclusa): | Intestazione (non inclusa): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
{{RigaIntestazione||{{Sc|scelta di poesie filosofiche}}|59}} |
|||
{{Smaller block|class=c97}} |
|||
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
amplificano il sapere dire una cosa in piú modi, e perché manifestano con la similitudine la cosa ignota; la quale, in quanto saputa, è ben dell’intelletto, benché in sé ria. E quando non amplificano né dichiarano, sono brutti gli traslatati, come gli drappi di Gabrina vecchia dell’Ariosto, vestita di vesti belle; ed è come il papato in chi deve esser cuoco, dove fa bruttezza doppia: ché mostra mal governo e mal’elezione, e di due bande ignoranza, rovina, ecc. |
|||
amplificano il sapere dire una cosa in piú modi, e perché mani- |
|||
festano con la similitudine la cosa ignota; la quale, in quanto |
|||
saputa, è ben dell’intelletto, benché in sé ria. E quando non |
|||
amplificano né dichiarano, sono brutti gli traslatati, come gli drappi |
|||
di Gabrina vecchia dell’Ariosto, vestita di vesti belle; ed è come |
|||
il papato in chi deve esser cuoco, dove fa bruttezza doppia : |
|||
ché mostra mal governo e mal’elezione, e di due bande igno- |
|||
ranza, rovina, ecc. |
|||
{{ct|f=100%|v=1|lh=1.2|t=2|{{Sc|madrigale 6}}}} |
{{ct|f=100%|v=1|lh=1.2|t=2|{{Sc|madrigale 6}}}} |
||
{{ms|7}}<poem> |
{{ms|7}}<poem> |
||
Or, se beltade è di bontá apparenza, |
:Or, se beltade è di bontá apparenza, |
||
sará oggetto a quei sensi sol, che lungi |
sará oggetto a quei sensi sol, che lungi |
||
scorgono, come all’occhio ed all’udito, |
scorgono, come all’occhio ed all’udito, |
||
Riga 18: | Riga 10: | ||
il bello è bene, e se, com’ella aspira, |
il bello è bene, e se, com’ella aspira, |
||
Sofia s’accoppia al Senno suo marito. |
Sofia s’accoppia al Senno suo marito. |
||
Cosí beltá di ninfa al vago in atto |
|||
d’amor ristretta affatto, |
d’amor ristretta affatto, |
||
di |
di dí o di notte fatto, |
||
passa in giocondo ben, donde ella aspira. |
passa in giocondo ben, donde ella aspira. |
||
Bontá fruisce Amor, bellezza ammira. |
Bontá fruisce Amor, bellezza ammira. |
||
Riga 27: | Riga 19: | ||
se quel moto amplia, ond’e’ vive e gode; |
se quel moto amplia, ond’e’ vive e gode; |
||
ma il strano offende, e lo sbatte, e non molce. |
ma il strano offende, e lo sbatte, e non molce. |
||
</poem> |
|||
Dichiara che, sendo beltá un segnale del bene, non si può dire |
|||
{{Smaller block|class=c97}} |
|||
bella una cosa, se non rispetto a chi di lontano la sente per mezzo |
|||
Dichiara che, sendo beltá un segnale del bene, non si può dire bella una cosa, se non rispetto a chi di lontano la sente per mezzo di quel segnale. Però all’udito ed alla vista, che di lungi sentono, il bello è oggetto; e cosí all’intelletto e sensi interiori, che di fuori hanno l’oggetto. Ma a’ sensi, che hanno l’oggetto a sé unito, il bello non è bello, né si dice «bello», ma «buono», «dilettevole». Questo si pruova per esempio di tanti che sentono gran diletto quando contemplano, e ’l Verbo divino si congiunge a lor Sofia, |
|||
di quel segnale. Però all’udito ed alla vista, che di lungi sentono, |
|||
il bello è oggetto; e cosi all’intelletto e sensi interiori, che di fuori |
|||
hanno l’oggetto. Ma a’ sensi, che hanno l’oggetto a sé unito, il |
|||
bello non è bello, né si dice «bello», ma «buono», «dilettevole». |
|||
Questo si pruova per esempio di tanti che sentono gran diletto |
|||
quando contemplano, e ’l Verbo divino si congiunge a lor Sofia, |
|||
Piè di pagina (non incluso) | Piè di pagina (non incluso) | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
</div> |