Pagina:Alfieri, Vittorio – Tragedie, Vol. III, 1947 – BEIC 1728689.djvu/252: differenze tra le versioni

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atroci
tue vendette. Scontare, ecco, a me fai,
tue vendette. Scontare, ecco, a me fai,
in questa guisa, il mio parlar superbo.
in questa guisa, il mio parlar superbo.
Ma, la mia figlia era innocente; io sola,
Ma, la mia figlia era innocente; io sola,
l’audace io fui; la iniqua, io sola...
l’audace io fui; la iniqua, io sola...
;Ciniro
Ciniro+15 Oh cielo!
Oh cielo!
che osasti mai contro alla Dea?...
che osasti mai contro alla Dea?...
;Cecri
Cecri+14 Me lassa!...
Odi il mio fallo, o Ciniro. In vedermi
Me lassa!...
Odi il mio fallo, o Ciniro. - In vedermi
moglie adorata del piú amabil sposo,
moglie adorata del piú amabil sposo,
del piú avvenente infra i mortali, e madre
del piú avvenente infra i mortali, e madre
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che non mai tratta per l’addietro in Cipro
che non mai tratta per l’addietro in Cipro
dal sacro culto della Dea ne fosse.
dal sacro culto della Dea ne fosse.
;Ciniro
Ciniro+ Oh! che mi narri?...
Cecri+8 Ecco, dal giorno in poi,
Oh! che mi narri?...
;Cecri
Ecco, dal giorno in poi,
Mirra piú pace non aver; sua vita,
Mirra piú pace non aver; sua vita,
e sua beltá, qual debil cera al fuoco,
e sua beltá, qual debil cera al fuoco,
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per placar poi la Dea? quanti non porsi
per placar poi la Dea? quanti non porsi
e preghi, e incensi, e pianti? indarno sempre.
e preghi, e incensi, e pianti? indarno sempre.
Ciniro+ Mal festi, o donna; e fu il tacermel, peggio.
;Ciniro
Mal festi, o donna; e fu il tacermel, peggio.
Padre innocente appieno, io co’ miei voti
Padre innocente appieno, io co’ miei voti
forse acquetar potea l’ira celeste:
forse acquetar potea l’ira celeste:
e forse ancor (spero) il potrò. - Ma intanto,
e forse ancor (spero) il potrò. Ma intanto,
io pur di Mirra or nel pensier concorro:
io pur di Mirra or nel pensier concorro:
ben forza è torre, e senza indugio nullo,
ben forza è torre, e senza indugio nullo,
da quest’isola sacra il suo cospetto.
da quest’isola sacra il suo cospetto.
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