Pagina:Monterin - Il clima sulle Alpi.djvu/39: differenze tra le versioni

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Un fatto analogo si sarebbe verificato nella valle di Chamonix dove il paese di Argentière avrebbe preso il nome da una miniera d’argento successivamente ricoperta dal ghiacciaio. Riferisce {{AutoreCitato|Marc-Théodore Bourrit|Bourrit}} [8, 9] che secondo le vecchie tradizioni 200 anni prima del 1600 la fronte del ghiacciaio trovavasi ancora molto lontana dal paese e non avrebbe ancora del tutto ricoperta la miniera.
Un fatto analogo si sarebbe verificato nella valle di Chamonix dove il paese di Argentière avrebbe preso il nome da una miniera d’argento successivamente ricoperta dal ghiacciaio. Riferisce {{AutoreCitato|Marc-Théodore Bourrit|Bourrit}} [8, 9] che secondo le vecchie tradizioni 200 anni prima del 1600 la fronte del ghiacciaio trovavasi ancora molto lontana dal paese e non avrebbe ancora del tutto ricoperta la miniera.


Deduzioni non meno interessanti si possono pure trarre sull’anteriore stato del ghiacciaio dell’Unteraar da uno schizzo pubblicato dall’{{AutoreCitato|Richard Altmann|Altmann}} [3] e dovuto al medico Cappeler che lo disegnò probabilmente sul principio del XVIII secolo; nonchè da una relazione — pubblicata dal {{AutoreIgnoto|Wäber}} [95, 96] — che il Märki fece nel 1721 sulla scoperta della grotta dei cristalli avvenuta 3 anni prima. Da essi si deduce che il ghiacciaio ebbe nella prima metà del XVIII secolo uno sviluppo molto ridotto. E se tale sviluppo fu allora minore nonostante il ben noto grande progresso del XVII secolo, bisogna ammettere, come ben dice il {{AutoreIgnoto|Kinzl}}, che esso fosse più ridotto ancora nei secoli precedenti. A tale conclusione si è anche condotti perchè i nativi avevano assicurato al {{AutoreIgnoto|Cappeler}} che il ghiacciaio era sempre andato aumentando senza alcuna interruzione abbattendo un bosco, ricoprendo anche parecchi bei pascoli sì da costringere a portare più in basso le casere. {{Pt|Kastho-|}}
Deduzioni non meno interessanti si possono pure trarre sull’anteriore stato del ghiacciaio dell’Unteraar da uno schizzo pubblicato dall’{{AutoreCitato|Richard Altmann|Altmann}} [3] e dovuto al medico Cappeler che lo disegnò probabilmente sul principio del XVIII secolo; nonchè da una relazione — pubblicata dal {{AutoreCitato|Adolf Wäber|Wäber}} [95, 96] — che il {{AutoreIgnoto|Märki}} fece nel 1721 sulla scoperta della grotta dei cristalli avvenuta 3 anni prima. Da essi si deduce che il ghiacciaio ebbe nella prima metà del XVIII secolo uno sviluppo molto ridotto. E se tale sviluppo fu allora minore nonostante il ben noto grande progresso del XVII secolo, bisogna ammettere, come ben dice il {{AutoreIgnoto|Kinzl}}, che esso fosse più ridotto ancora nei secoli precedenti. A tale conclusione si è anche condotti perchè i nativi avevano assicurato al {{AutoreIgnoto|Cappeler}} che il ghiacciaio era sempre andato aumentando senza alcuna interruzione abbattendo un bosco, ricoprendo anche parecchi bei pascoli sì da costringere a portare più in basso le casere. {{Pt|Kastho-|}}