Pagina:Rusconi - Teatro completo di Shakspeare, 1859, V-VI.djvu/220: differenze tra le versioni
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''War''. Pace alla sua anima!.. Fuggite, signori, salvatevi! Wanrìck tì dà il suo estremo saluto e vi rivedrà in cielo. |
''War''. Pace alla sua anima!.. Fuggite, signori, salvatevi! Wanrìck tì dà il suo estremo saluto e vi rivedrà in cielo. |
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''Ox''. Andiamo, corriamo ad incontrar la regina |
''Ox''. Andiamo, corriamo ad incontrar la regina! |
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Altra parte del campo. |
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{{Ct|Squillo di trombe. Entra il re {{Sc|Eduardo}} in trionfo con {{Sc|Clarenza}}, {{Sc|Glocester}} e il suo esercito.}} |
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''Ed''. La nostra fortuna ha alfine ripreso il suo lucido corso a incoronati ci |
''Ed''. La nostra fortuna ha alfine ripreso il suo lucido corso a incoronati ci veggiamo cogli allori della vittoria. Ma in mezzo a questo splendido giorno io scorgo una nera e minacciosa nube che par voglia ecclissare il glorioso sole prima che ei sia tramontato in tutta la sua pompa. Io intendo parlare, signori, dell'esercito che la regina ha condotto di Francia, e che si avanza, a quanto narrano, per combatterò. |
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''Clar''. Un breve soffio |
''Clar''. Un breve soffio disperderà tal nube, e la ricaccierà là d’onde venne. I tuoi raggi asciugheranno tali vapori, che ogni nube non è foriera di tempesta. |
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''Gloc''. La |
''Gloc''. La regina ha trentamila uomini, senza Sommerset e Oxford, che sono accorsi a lei. Se le concediamo tempo, state certi che il suo esercito eguaglierà il nostro. |
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''Ed''. Fummo avvertiti da alcuni benevoli amici che essa intende muovere da Tewksbury. Avendo |
''Ed''. Fummo avvertiti da alcuni benevoli amici che essa intende muovere da Tewksbury. Avendo vinto a Barnet andremo là tosto, e. ad ogni contea per cui passeremo le nostre forre si accresceranno. Suonate, tamburi, coraggio e innanzi! {{Ids|(escono)}} |
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Plamire «Xiuo s Tewksbarj. |
Plamire «Xiuo s Tewksbarj. |
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{{Ct|Marcia, Entrano ìa regina {{Sc|Margherita}}, il principe {{Sc|Eduardo}}, {{Sc|Sommerset, Oxford}} e soldati}} |
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''Mar''. Signori, i savi non piangono mai inoperosi le perdite loro, ma alacri cercano di ripararle. Sebbene |
''Mar''. Signori, i savi non piangono mai inoperosi le perdite loro, ma alacri cercano di ripararle. Sebbene l’albero e le funi sian rotte, sebbene l’ancora sia perduta e metà dei nostri {{Pt|navi-|}} |