Pagina:I promessi sposi (1825) I.djvu/221: differenze tra le versioni

Emmepici (discussione | contributi)
Utoutouto (discussione | contributi)
 
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 75%
+
Pagine SAL 100%
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
ravvolgerle quel drappo intorno alla faccia, che quasi l'affogava; e intanto gridava a testa, come un toro ferito: “Perpetua, Perpetua, tradimento, aiuto! Il lucignolo morente sul pavimento mandava una luce languida e saltellante sopra Lucia, la quale affatto smarrita, non tentava pure di svilupparsi, e poteva parere una statua sbozzata in creta, sulla quale l'artefice ha gittato un umido panno. Cessata ogni luce, don Abbondio lasciò la poveretta, e andò cercando a tentone la porta che metteva ad una stanza più interna; la trovò, vi entrò, si chiuse dentro, gridando tuttavia: “Perpetua, tradimento, aiuto, fuori di questa casa, fuori di questa casa. Nell'altra stanza tutto era confusione: Renzo, cercando di cogliere il curato e remigando colle mani, come se facesse a gatta cieca, era giunto alla porta, e bussava, gridando: “apra, apra, non faccia schiamazzo. Lucia chiamava Renzo con voce fioca, e diceva supplicando: “andiamo, andiamo, per amor di Dio. Tonio, carpone andava scopando colle mani il pavimento, per adunghiare la sua quitanza. Gervaso spiritato, gridava e trasaltava, cercando la porta della scala per uscire a salvamento.
ravvolgerle quel drappo intorno alla faccia, che quasi l’affogava; e intanto gridava a testa, come un toro ferito: “Perpetua, Perpetua, tradimento, aiuto! Il lucignolo morente sul pavimento mandava una luce languida e saltellante sopra Lucia, la quale affatto smarrita, non tentava pure di svilupparsi, e poteva parere una statua sbozzata in creta, sulla quale l’artefice ha gittato un umido panno. Cessata ogni luce, don Abbondio lasciò la poveretta, e andò cercando a tentone la porta che metteva ad una stanza più interna; la trovò, vi entrò, si chiuse dentro, gridando tuttavia: “Perpetua, tradimento, aiuto, fuori di questa casa, fuori di questa casa. Nell’altra stanza tutto era confusione: Renzo, cercando di cogliere il curato e remigando colle mani, come se facesse a gatta cieca, era giunto alla porta, e bussava, gridando: “apra, apra, non faccia schiamazzo. Lucia chiamava Renzo con voce fioca, e diceva supplicando: “andiamo, andiamo, per amor di Dio. Tonio, carpone andava scopando colle mani il pavimento, per adunghiare la sua quitanza. Gervaso spiritato, gridava e trasaltava, cercando la porta della scala per uscire a salvamento.


In mezzo a questo serra serra, non possiamo
In mezzo a questo serra serra, non possiamo