Pagina:Senofonte L Economico tradotto da Girolamo Fiorenzi Tipografia Nobili 1825.djvu/113: differenze tra le versioni

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{{Pt|que|chiunque}} fosse trovato a rubare, e che si mettessero a morte coloro, i quali avessero tolto l’altrui roba con mano violenta: e ben si vede manifesto, disse, che con somiglianti leggi intendevano a rendere perniciosi agli ingiusti i disonesti guadagni: adunque io, disse, alcune di queste leggi scegliendo, o altre prendendone da quelle regie m‘ingegno con esse di ridurre i miei servi a volersi diportare con giustizia in tutte quelle cose, che hanno a passare per le loro mani: e delle leggi regie perciò io ne ho prese alcune, perchè le altre leggi ordinano solo punizioni per li rei, le regie non solamente puniscono gl’ingiusti, ma in molte maniere anche arricchiscono i giusti; quindi veggendo più divenir ricchi i giusti degli ingiusti, molti sendo anche amanti del guadagno assai bene si raffrenano dall'usare ingiustizia. Quelli poi che mi accorgo, disse, che quantunque molto ben trattati pure non si rimangono dal volersi procacciare ingiusti guadagni, questi, siccome da insanabile avarizia compresi, dal maneggio di ogni mia cosa affatto rimuovo. In quanto poi a que‘ servi, i quali conosco rendersi giusti non solo per farsi più ricchi colla giustizia, ma perchè bramano di venire da me lodati, con essi io mi conduco, come se già fossero uomini liberi, e non pure li arricchisco, ma quell’onore gli faccio che ad oneste, e virtuose persone si richiede. Poichè parmi,o Socrate, che {{Pt|quel|}}
{{Pt|que|chiunque}} fosse trovato a rubare, e che si mettessero a morte coloro, i quali avessero tolto l’altrui roba con mano violenta: e ben si vede manifesto, disse, che con somiglianti leggi intendevano a rendere perniciosi agli ingiusti i disonesti guadagni: adunque io, disse, alcune di queste leggi scegliendo, o altre prendendone da quelle regie m‘ingegno con esse di ridurre i miei servi a volersi diportare con giustizia in tutte quelle cose, che hanno a passare per le loro mani: e delle leggi regie perciò io ne ho prese alcune, perchè le altre leggi ordinano solo punizioni per li rei, le regie non solamente puniscono gl’ingiusti, ma in molte maniere anche arricchiscono i giusti; quindi veggendo più divenir ricchi i giusti degli ingiusti, molti sendo anche amanti del guadagno assai bene si raffrenano dall'usare ingiustizia. Quelli poi che mi accorgo, disse, che quantunque molto ben trattati pure non si rimangono dal volersi procacciare ingiusti guadagni, questi, siccome da insanabile avarizia compresi, dal maneggio di ogni mia cosa affatto rimuovo. In quanto poi a que‘ servi, i quali conosco rendersi giusti non solo per farsi più ricchi colla giustizia, ma perchè bramano di venire da me lodati, con essi io mi conduco, come se già fossero uomini liberi, e non pure li arricchisco, ma quell’onore gli faccio che ad oneste, e virtuose persone si richiede. Poichè parmi, o Socrate, che {{Pt|quel|}}