Pagina:Senofonte L Economico tradotto da Girolamo Fiorenzi Tipografia Nobili 1825.djvu/33: differenze tra le versioni

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Chiunque volese poi confi‘cntat questo volga- rìzzumento coll’originale di Senofonte, forse tmverà che si sono rischiarafi alcuni luoghi, i quali potevano sembrare oscuri, e mi lusinga che dovrà ancora ri- conoscere, che si è avuta somma cura di renderne da per tutto fedelmente il senso, conservandosene anche le Parole dove la necessaria chiarezza, e la proprietà della nostra favelln il pativano. Si è però stimato doverne togliere quelle invocazioni & Giove, 0’ad altri Numi, lequali cOsì speso usavano i greci nell’affermare alcuna cosa, sembrandoci che ciò sa- rebbe riuscito alle nostre orecchie disaggradevole.
Chiunque volesse poi confrontar questo volgarizzamento coll’originale di Senofonte, forse troverà che si sono rischiarati alcuni luoghi, i quali potevano sembrare oscuri, e mi lusingo che dovrà ancora riconoscere, che si è avuta somma cura di renderne da per tutto fedelmente il senso, conservandosene anche le parole dove la necessaria chiarezza, e la proprietà della nostra favella il pativano. Si è però stimato doverne togliere quelle invocazioni a Giove, o ad altri Numi, le quali così spesso usavano i greci nell’affermare alcuna cosa, sembrandoci che ciò sarebbe riuscito alle nostre orecchie disaggradevole.


In fine non sarà per avventura inutile di avvertire ognuno, che non si rimangn dal leggere più oltre in questo libro, se nel principio gli paresse che un certo sciistico modo si adoperi, atto piuttosto ad intricate che a fare intendere la materia di cui si tratta; pe- roechè non giudicme necessario di far conoscere per quali ragioni Socrate soleva spesso usare di un coml modo ne’ suoi ragionamenti, mi bastaù di assicurnre i leggitori, che Per brevissimo spazio avranno a so- stenere questo fastidio, quando pure alcuno loro ne arrechi, e che procedendo innanzi, tutto novermno facile e piano, e per quello che me ne sembri, tale da doverne avene utile insieme, e diletto.
In fine non sarà per avventura inutile di avvertire ognuno, che non si rimanga dal leggere più oltre in questo libro, se nel principio gli paresse che un certo sofistico modo si adoperi, atto piuttosto ad intricare che a fare intendere la materia di cui si tratta; perocchè non giudicando necessario di far conoscere per quali ragioni Socrate soleva spesso usare di un cotal modo ne’ suoi ragionamenti, mi basterà di assicurare i leggitori, che per brevissimo spazio avranno a sostenere questo fastidio, quando pure alcuno loro ne arrechi, e che procedendo innanzi, tutto troveranno facile e piano, e per quello che me ne sembri, tale da doverne avere utile insieme, e diletto.