Pagina:L'imperatore Diocleziano e la legge economica del mercato.djvu/5: differenze tra le versioni

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L'agricoltura in ispecie, priva d’ opera e di capitale, deperiva. e disertavasi ognor più, alle braccia libere, ora mancate, degli antichi coltivatori, venivansi indarno surrogando altre, stanziatevi di forza, di barbari coloni, misero ristoro e presto alla sua volta sciupato.
L'agricoltura in ispecie, priva d’ opera e di capitale, deperiva. e disertavasi ognor più, alle braccia libere, ora mancate, degli antichi coltivatori, venivansi indarno surrogando altre, stanziatevi di forza, di barbari coloni, misero ristoro e presto alla sua volta sciupato.
Intere provincie vcrsavano in profonda abituale miseria, e spopolavansi di più in più. Al varcare di una di quelle vaste agglomerazioni di genti che formavano un esercito del grande impero, in mossa pel Danubio o per l'Eufrate, le poche scorte locali era-no prontamente consunto, e la carestia facevasi in larga cerchia all' ingiro.
Intere provincie vcrsavano in profonda abituale miseria, e spopolavansi di più in più. Al varcare di una di quelle vaste agglomerazioni di genti che formavano un esercito del grande impero, in mossa pel Danubio o per l'Eufrate, le poche scorte locali erano prontamente consunte, e la carestia facevasi in larga cerchia all' ingiro.


Tali erano le cause prime e proporzionate del fatto, l'avarizia, la cupidità, le usufruttavano, ma esse non le aveano originariamente create.
Tali erano le cause prime e proporzionate del fatto, l'avarizia, la cupidità, le usufruttavano, ma esse non le aveano originariamente create.