Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1914, XVIII.djvu/272: differenze tra le versioni

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{{sc|Properzio}}. (Oh! signor poeta, se ciò succede, l’abbiamo da discorrere insieme).
{{sc|Properzio}}. (Oh! signor poeta, se ciò succede, l’abbiamo da discorrere insieme).


{{sc|Giulia}}. La paga che offeriscono, è di mille rubli Properzio. {{Ids|(borbottando t versi del poema, mostra il compiacimento di questa proposizione.)}}
{{sc|Giulia}}. La paga che offeriscono, è di mille rubli Properzio. {{Ids|(borbottando i versi del poema, mostra il compiacimento di questa proposizione.)}}


{{sc|Ridolfo}}. È arrivato ancora, signore, alla descrizione della farfalla? {{Ids|(a don Properzio)}}
{{sc|Ridolfo}}. È arrivato ancora, signore, alla descrizione della farfalla? {{Ids|(a don Properzio)}}
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{{sc|Ridolfo}}. Per un’aria, vuol dire.
{{sc|Ridolfo}}. Per un’aria, vuol dire.


{{sc|Properzio}}. Bravissimo. Questa sola vaL mille rubli.
{{sc|Properzio}}. Bravissimo. Questa sola val mille rubli.


{{sc|Giulia}}. (Don Properzio è capace di guastar ogni cosa) {{Ids|(da sè)}} Sentite. X(a don Ridolfo, tirandolo in disparte) io vi procurerò questa buona fortuna. Anzi vi farò subito far la scrittura da chi ha L’incombenza, e vi farò dare un quartale anticipato oltre l’occorrente pel viaggio.
{{sc|Giulia}}. (Don Properzio è capace di guastar ogni cosa) {{Ids|(da sè)}} Sentite. (''a don Ridolfo, tirandolo in disparte'') io vi procurerò questa buona fortuna. Anzi vi farò subito far la scrittura da chi ha l’incombenza, e vi farò dare un quartale anticipato oltre l’occorrente pel viaggio.


{{sc|Properzio}}. {{Ids|(Non sentendo quel che dice donna giulia, si accosta bel bello per sentire.)}}
{{sc|Properzio}}. {{Ids|(Non sentendo quel che dice donna giulia, si accosta bel bello per sentire.)}}
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{{sc|Properzio}}. (E per me ancora ce n’ha da essere).
{{sc|Properzio}}. (E per me ancora ce n’ha da essere).


{{sc|Giulia}}. Ci è quella povera donna Aurelia, che fa compassione. Ha per voi della stima e dell’affetto. So che anche voi L’amate; ma le vostre comuni disgrazie non vi permettevano di accompagnarvi insieme... Ora che il cielo vi ha proveduto, mi obbligherete infinitamente sposandola, e conducendola con voi in Moscovia.
{{sc|Giulia}}. Ci è quella povera donna Aurelia, che fa compassione. Ha per voi della stima e dell’affetto. So che anche voi l’amate; ma le vostre comuni disgrazie non vi permettevano di accompagnarvi insieme... Ora che il cielo vi ha proveduto, mi obbligherete infinitamente sposandola, e conducendola con voi in Moscovia.


{{sc|Properzio}}. Che sproposito! {{Ids|(forte)}}
{{sc|Properzio}}. Che sproposito! {{Ids|(forte)}}