Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1913, XVI.djvu/457: differenze tra le versioni
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Perchè il troppo mangiar fa indigestione. {{Ids|(via)|r}} |
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Rigadon.+ Mi dispiace davvero, che il destino |
Rigadon.+ Mi dispiace davvero, che il destino |
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Abbia da far cader sopra di |
Abbia da far cader sopra di lvi |
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La disgrazia fatal del mio cammino. |
La disgrazia fatal del mio cammino. |
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Conte.+ No, monsieur Rigadon, coi pari miei |
Conte.+ No, monsieur Rigadon, coi pari miei |
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Per Giuseppina, per voi quel che bisogna<ref>Così l’ed. Zatta.</ref> |
Per Giuseppina, per voi quel che bisogna<ref>Così l’ed. Zatta.</ref> |
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Comandatemi pur liberamente; |
Comandatemi pur liberamente; |
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Ma frezzare in tal modo è una vergogna. {{Ids|( |
Ma frezzare in tal modo è una vergogna. {{Ids|(via)|r}} |
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Rigadon.+ Affè l’ha piantata dolcemente<ref>Così l’ed. Zatta. Forse è da correggere: |
Rigadon.+ Affè l’ha piantata dolcemente<ref>Così l’ed. Zatta. Forse è da correggere: Affè che l’ha ecc.</ref>, |
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E mi credea d’aver pensato in guisa |
E mi credea d’aver pensato in guisa |
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Da non scoprirmi così facilmente. |
Da non scoprirmi così facilmente. |