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APPENDICE 269

di far combattere eserciti numerosissimi con la esattezza e con la precisione di un sol reggimento.’

Si progredí allora dalle evoluzioni ai movimenti, dalla gran tattica alla strategia. Pei battaglioni e per le linee bastavano le evoluzioni; bastavano a queste la visuale, la voce ed i segni. Ma moltiplicar le colonne in vasti spazi coordinandole al medesimo fine e vicendevolmente sostenendole; farle marciar combattendo senza deviar dallo scopo; conservar l’unitá del suo movimento rompendo l’unitá della difesa o dell’attacco nemico; distinguere il punto capitale alla vittoria componendo nel suo calcolo le distanze ed il tempo, la giacitura del paese e quella dello esercito avverso; tendere a quel punto con ogni sforzo, nulla o poco curando il rimanente e conservando la libertá dei propri movimenti: per tali operazioni non bastava ordinar battaglioni e brigate, diriger fuochi ed impetuose cariche, non bastavano la voce ed i segni, non bastavano gli occhi per guida. Era mestieri di meditar sull’andamento dei grandi corpi; era mestieri di dar loro la sveltezza dei movimenti ed il <^oncorso delle armi tutte; era mestieri di combinare in modo le cose che soli fossero eserciti, nell’esercito fossero frazioni coordinate e proporzionate al tutto; era mestieri di sostener questi corpi artificialmente e dottamente, separati da larghi terreni con grosse riserve nella direzione dei corpi spinti sul punto capitale; era mestieri di provvederli di forze sufficienti per renderli capaci di un periodo di resistenza proporzionato al tempo necessarie^ per riparare ad un grande errore o per compiere un gran movimento in grandi spazi e complicate evoluzioni; e finalmente era mestieri di andar ogni giorno con improba ed instancabile attivitá di mente e di persona, di andar ogni giorno perseguendo il suo scopo e riparando alla instabilitá degli eventi.

Cosi nacquero prima le divisioni e dipoi i corpi di esercito; veri eserciti per rapporto a loro medesimi, mobili perché separati; veri membri dell’esercito tutto, e questo perciò mobile come ciascuno suo membro. Comporsi e non confondersi, conservare l’agilitá di un corpo di limitato numero e la forza di un grande esercito, bastare a se stesso per un tempo determinato e