Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1910, II.djvu/74: differenze tra le versioni
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{{Pt|dosi|ritrovandosi}} in alcun luogo con la sua innamorata crederá di non esser veduto da persona e fará alcuno atto notabile che altri vederá, e si viene a discoprire pensando d’esser in luogo che nessuno il veggia. Onde si suole proverbialmente dire che le siepi non hanno né occhi né orecchie, e nondimeno assai volte vedeno e senteno ciò che si fa e che si dice, perciò che uno che sia appiattato dietro una siepe vederá ed udirá ciò che da l’altra banda si dirá. Onde conviene a chi vuol esser segreto che abbia la mente per tutto e non tenga gli occhi chiusi. Ma venendo a la mia novella che intendo narrarvi, vi dico che in Parigi, cittá molto popolosa e di belle e piacevoli donne abondante, si ritrovò un abbate, e forse ancora v’è, che era molto ricco ed innamorato d’una molto bella donna. E tanto seppe il buon abbate fare e dire e sí bene sollecitar la sua innamorata che ne divenne possessore, godendo insieme felicemente i lor amori. E parendo a l’abbate aver molto ben collocato i suoi pensieri, tutto si diede in preda a la donna che amava, ed altrettanto ne faceva la donna. La domestichezza in Francia degli uomini con le donne è grandissima, e piú facilmente si basciano quivi che qui non si toccano le mani. Fanno spesso dei banchetti e s’invitano domesticamente l’un l’altro, e menano gioiosa e allegra vita avendo da ogni parte bandita la maledetta gelosia. Ora avvenne che un giorno di state, essendo l’abbate con la sua donna in un giardino a diporto, invitati da la freschezza d’un’ombra che faceva un pergolato, non essendo persona nel giardino se non essi dui e portando ferma openione che non ci fosse chi veder li potesse, poi che buona pezza ebbero passeggiato, si corcarono su la molle e fresca erbetta che sotto il pergolato era ed amorosamente si presero piacere cacciando il diavolo ne l’inferno e tra loro mille scherzi facendo, come talora in simili trescamenti suol avvenire. Copriva una casa al giardino vicina un povero uomo, il quale chiaramente vide tutto quello che i dui amanti fecero, e conoscendo l’abbate e la donna cominciò a far diversi pensieri ne la sua mente. Sapeva egli la donna esser molto ricca e che era moglie d’uno dei gran ricchi de la cittá di Parigi, e pensava se era ben fatto d’avvertir il marito di lei de la disonesta |
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NOVELLA XXXVIII |
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dosi in alcun luogo con la sua innamorata crederà di non esser |
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veduto da persona e farà alcuno atto notabile che altri vederà, |
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e si viene a discoprire pensando d'esser in luogo che nessuno |
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il veggia. Onde si suole proverbialmente dire che le siepi non |
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hanno né occhi né orecchie, e nondimeno assai volte vedeno |
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e senteno ciò che si fa e che si dice, perciò che uno che sia |
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appiattato dietro una siepe vederà ed udirà ciò che da l'altra |
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banda si dirà. Onde conviene a chi vuol esser segreto che abbia |
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la mente per tutto e non tenga gli occhi chiusi. Ma venendo a la |
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mia novella che intendo narrarvi, vi dico che in Parigi, città |
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molto popolosa e di belle e piacevoli donne abondante, si ri¬ |
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trovò un abbate, e forse ancora v' è, che era molto ricco ed |
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innamorato d’una molto bella donna. E tanto seppe il buon |
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abbate fare e dire e si bene sollecitar la sua innamorata che ne |
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divenne possessore, godendo insieme felicemente i lor amori. |
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E parendo a l’abbate aver molto ben collocato i suoi pensieri, |
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tutto si diede in preda a la donna che amava, ed altrettanto ne |
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faceva la donna. La domestichezza in Francia degli uomini con |
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le donne è grandissima, e più facilmente si basciano quivi che |
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qui non si toccano le mani. Fanno spesso dei banchetti e s'in¬ |
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vitano domesticamente l'un l'altro, e menano gioiosa e allegra |
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vita avendo da ogni parte bandita la maledetta gelosijl. Ora av¬ |
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venne che un giorno di state, essendo l’abbate con la sua donna |
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in un giardino a diporto, invitati da la freschezza d’un'ombra che |
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faceva un pergolato, non essendo persona nel giardino se non essi |
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dui e portando ferma openione che non ci fosse chi veder li |
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potesse, poi che buona pezza ebbero passeggiato, si corcarono su |
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la molle e fresca erbetta che sotto il pergolato era ed amorosa- |
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mente si presero piacere cacciando il diavolo ne l’inferno e |
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tra loro mille scherzi facendo, come talora in simili trescamenti |
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suol avvenire. Copriva una casa al giardino vicina un povero |
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uomo, il quale chiaramente vide tutto quello che i dui amanti |
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fecero, e conoscendo l'abbate e la donna cominciò a far diversi |
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pensieri ne la sua mente. Sapeva egli la donna esser molto ricca |
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e che era moglie d’uno dei gran ricchi de la città di Parigi, e |
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pensava se era ben fatto d’avvertir il marito di lei de la disonesta |
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