Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1922, XXI.djvu/48: differenze tra le versioni
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civile, allevato fra i comodi ed i piaceri, scacciato villanamente da un luogo, ed obbligato per vivere a servire un altro. E’ buon per me che abbia trovato sì presto da collocarmi, per non essere costretto a vendere quel poco che ho in dosso per sostenermi. La condizione che ora sono obbligato di prendere, è più umiliante dell’altra, ma pazienza: la soffrirei volentieri purchè avessi la compagnia di Zelinda, purchè mi fosse accordato il piacere di vederla. Questa è la mia pena, questo è il mio martoro, questa è la mia unica disperazione. |
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civile, allevato fra i comodi ed i piaceri, scacciato villana- |
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mente da un luogo, ed obbligato per vivere a servire un altro. |
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E’ buon per me che abbia trovato sì presto da collocarmi, |
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per non essere costretto a vendere quel poco che ho in dosso |
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per sostenermi. La condizione che ora sono obbligato di pren- |
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dere, è più umiliante dell’ altra, ma pazienza : la soffrirei |
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volentieri purchè avessi la compagnia di Zelinda, purchè mi |
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fosse accordato il piacere di vederla. Questa è la mia pena, |
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questo è il mio martoro, questa è la mia unica disperazione. |
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{{Ids|(resta pensoso)}} |
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{{sc|Zelinda}}. No, amico, non so dove andare precisamente. Mi fido |
{{sc|Zelinda}}. No, amico, non so dove andare precisamente. Mi fido in voi. Conducetemi in qualche onesto albergo. {{Ids|(al facchino)}} |
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in voi. Conducetemi in qualche onesto albergo. {{Ids|(al facchino)}} |
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{{sc|Facchino}}. Se volete, vi condurrò in casa mia |
{{sc|Facchino}}. Se volete, vi condurrò in casa mia. |
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{{sc|Zelinda}}. Sì, mi farete piacere. Sarete giustamente ricompensato. |
{{sc|Zelinda}}. Sì, mi farete piacere. Sarete giustamente ricompensato. |
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{{sc|Lindoro}}. Qual voce |
{{sc|Lindoro}}. Qual voce? {{Ids|(si volta)}} |
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{{sc|Zelinda}}. Oh cieli |
{{sc|Zelinda}}. Oh cieli! {{Ids|(scoprendo Lindoro)}} |
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{{sc|Lindoro}}. La mia Zelinda |
{{sc|Lindoro}}. La mia Zelinda? |
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{{sc|Zelinda}}. Il mio bene? {{Ids|(corrono e s’abbracciano)}} |
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{{sc|Lindoro}}. Come qui |
{{sc|Lindoro}}. Come qui? Dove andate? |
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{{sc|Zelinda}}. Vi racconterò... |
{{sc|Zelinda}}. Vi racconterò... |
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{{sc|Facchino}}. Signora, per quel |
{{sc|Facchino}}. Signora, per quel ch’io vedo, voi non avete più bisogno di me. |
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sogno di me. |
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{{sc|Zelinda}}. Aspettate, aspettate |
{{sc|Zelinda}}. Aspettate, aspettate. {{Ids|(al facchino)}} Sappiate, Lindoro mio.... |
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{{sc|Facchino}}. Ma il baule pesa. |
{{sc|Facchino}}. Ma il baule pesa. |
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{{sc|Lindoro}}. Mettetelo giù, galantuomo. |
{{sc|Lindoro}}. Mettetelo giù, galantuomo. |
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{{sc|Facchino}}. Dove |
{{sc|Facchino}}. Dove? |
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{{sc|Lindoro}}. Là, su quel muricciuolo di dietro quella casa. |
{{sc|Lindoro}}. Là, su quel muricciuolo di dietro quella casa. |
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{{sc|Facchino}}. Sì, vi sarebbe luogo per uno, ma non vi è luogo per due. |
{{sc|Facchino}}. Sì, vi sarebbe luogo per uno, ma non vi è luogo per due. |
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