Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1922, XXI.djvu/32: differenze tra le versioni
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raccomando almeno quella povera sfortunata, abbiate pietà di |
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lei, se non l’avete di me ; ma {{Ids|(’’ permettete che prima ch’io)}} |
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parta.... |
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raccomando almeno quella povera sfortunata, abbiate pietà di lei, se non l’avete di me; ma<ref>Ed. Zatta: ''mi''.</ref> permettete che prima ch’io parta.... |
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{{sc|Roberto}}. No, non la vedrete più ; andate. |
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{{sc|Roberto}}. No, non la vedrete più; andate. |
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{{sc|Roberto}}. E che voneste voi dire ? |
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{{sc|Roberto}}. E che vorreste voi dire? |
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che vi è qualcuno {{Ids|(^^ che la insidia, forse per disonorarla....)}} |
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{{sc|Lindoro}}. Dico che in questa casa la sua innocenza non è sicura, che vi è qualcuno<ref>Ed. Zatta: ''qualch’uno''.</ref> che la insidia, forse per disonorarla.... |
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{{sc|Lindoro}}. Non intendo.... |
{{sc|Lindoro}}. Non intendo.... |
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{{sc|Roberto}}. Io |
{{sc|Roberto}}. Io l’amo con amore paterno, e voi siete una mala lingua. |
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lingua. |
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{{sc|Lindoro}}. Se avrete la bontà di ascoltarmi.... |
{{sc|Lindoro}}. Se avrete la bontà di ascoltarmi.... |
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{{sc|Roberto}}. O andate via subito, o vi farò cacciar da’ servitori. |
{{sc|Roberto}}. O andate via subito, o vi farò cacciar da’ servitori. |
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{{sc|Lindoro}}. (Misero me |
{{sc|Lindoro}}. (Misero me! Son perduto, sono avvilito, son disperato.) {{Ids|(da sè, parte)}} |
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{{Ct|c=scena|SCENA XI.}} |
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{{Ct|c=personaggi|''Don'' Roberto ''solo''.}} |
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Oh son persuaso benissimo che la gente viziosa penserà male di me, e che la maggior parte degli uomini vorranno credere ch’io ami Zelinda per interesse, e chi dà fomento a questi falsi giudizi è quella sospettosa fastidiosissima mia consorte. Gran pazzia che ho fatto a maritarmi!<ref>In altre ristampe: ''rimaritarmi''.</ref> prendere una seconda moglie, giovine, altiera, e senza beni! e perchè? per una di quelle pazzie che fanno gli uomini, quando si lasciano trasportar dal capriccio. Era ben meglio ch’io avessi dato moglie a mio figlio. Ma se non ci pensa, tanto meglio per lui. I matrimoni sono per lo meno pericolosi. Ecco qui: anche la povera Zelinda, se io non vi riparava, era sul punto di precipitarsi. Quale stato poteva darle un giovine che non |
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{{Ct|v=1|Don Roberto solo.}} |
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Oh son persuaso benissimo che la gente viziosa penserà male di |
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me, e che la maggior parte degli uomini vorranno credere |
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ch’ io ami Zelinda per interesse, e chi dà fomento a questi |
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falsi giudizi è quella sospettosa fastidiosissima mia consorte. |
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Gran pazzia che ho fatto a maritarmi ! (^) prendere una seconda |
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moglie, giovine, altiera, e senza beni ! e perchè? per una di |
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quelle pazzie che fanno gli uomini, quando si lasciano tra- |
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sportar dal capriccio. Era ben meglio ch’ io avessi dato |
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moglie a mio figlio. Ma se non ci pensa, tanto meglio per |
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lui. I matrimoni sono per lo meno pericolosi. Ecco qui : anche |
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la povera Zelinda, se io non vi riparava, era sul punto di |
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precipitarsi. Quale stato poteva darle un giovine che non |
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(1) Ed. Zatta : mi. (2) Ed. Zaita : qualch’ uno. (3) In altre ristampe ; rimari/armi. |
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