Pagina:Alfieri, Vittorio – Tragedie, Vol. I, 1946 – BEIC 1727075.djvu/237: differenze tra le versioni

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-<poem>
+{{poem t|
-omai giovar sedizione, e sangue;
+omai giovar sedizíone, e sangue;
 ma, tolga il ciel, ch’io mezzo oggi ti sia
 a sí nefando effetto. Infra costoro
 macchina, spargi il tuo veleno ad arte;
-forza null’altra a violenza io voglio
+forza null’altra a víolenza io voglio
 oppor, che quella delle leggi. Or venga
 Virginia d’Appio al tribunal; con essa
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 non urla insane, e tempestose grida,
 ma tranquilla ragion giudice udrassi.
+}}
-{{ct|c=scena|SCENA QUARTA}}
-{{ct|c=personaggi|Icilio, Virginia, Numitoria, Popolo.}}
-;Icilio
+{{Ct|f=115%|v=1|SCENA QUARTA}}
-Menarla io stesso al tribunal prometto. —
+{{Ct|f=100%|v=1|L=0px|{{Sc|Icilio, Virginia, Numitoria, Popolo.}}}}
+{{poem t|
+Icilio+ Menarla io stesso al tribunal prometto. —
 Romani, (ai pochi, ai liberi, ed ai forti
 io parlo) avervi al gran giudicio spero
 spettatori, e v’invito: ultima lite
 fia questa nostra. Ogni marito e padre
-saprà, se figli abbia e consorte in Roma.
+saprá, se figli abbia e consorte in Roma.
+}}
-{{ct|c=scena|SCENA QUINTA}}
-{{ct|c=personaggi|Icilio, Numitoria, Virginia.}}
-;Numit.
+{{Ct|f=115%|v=1|SCENA QUINTA}}
-Oh rei costumi! Oh iniquità di tempi!...
+{{Ct|f=100%|v=1|L=0px|{{Sc|Icilio, Numitoria, Virginia.}}}}
+{{poem t|
+Numit.+ Oh rei costumi! Oh iniquitá di tempi!...
 Misere madri!...
+Virg.a+7 O sposo, agli occhi tuoi
-;Virg.a
-O sposo, agli occhi tuoi
 pregio finor non ebbi altro che il padre;
 priva di lui, come ardirò nomarmi
 tua sposa?
+Icilio+5 Ognora di Virginio figlia,
-;Icilio
-Ognora di Virginio figlia,
 d’Icilio sposa, e quel ch’è piú, Romana,
 sarai, tel giuro. Al mio destin ti elessi
 fida compagna; a me ti estimo io pari
+}}
-</poem>