Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1910, IX.djvu/463: differenze tra le versioni
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Bisogna poi dirla, ch’io piuttosto son fortunato. Per due o tre delle mie vivezze aveva perso in un giorno e la grazia di Beatrice, e quella del signor Pantalone; lode al cielo, ho ricuperata l’una e l’altra, e spero con questi due appoggi stabilire la mia fortuna. Brighella in verità ha fatto assai per me, gli sono veramente obbligato. A suo tempo lo saprò riconoscere. Quando ne ho, non mi lascio vincer da nessuno. Così avessi tenuto conto del mio, come ora sarei in grado di |
Bisogna poi dirla, ch’io piuttosto son fortunato. Per due o tre delle mie vivezze aveva perso in un giorno e la grazia di Beatrice, e quella del signor Pantalone; lode al cielo, ho ricuperata l’una e l’altra, e spero con questi due appoggi stabilire la mia fortuna. Brighella in verità ha fatto assai per me, gli sono veramente obbligato. A suo tempo lo saprò riconoscere. Quando ne ho, non mi lascio vincer da nessuno. Così avessi tenuto conto del mio, come ora sarei in grado di darne, e non di andare, si può dir, mendicando. Eh, da qui innanzi averò giudizio; sarò cauto, sarò prudente. |