Pagina:Alfieri, Vittorio – Tragedie, Vol. I, 1946 – BEIC 1727075.djvu/177: differenze tra le versioni

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 Eccoti in Tebe, Argia... Lena ripiglia
 del rapido viaggio... Oh! come a volo
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 cuna del troppo amato sposo, e tomba.
 Oh Polinice!... il traditor fratello
-qui nel tuo sangue l’odio iniquo ei spense.
+quí nel tuo sangue l’odio iniquo ei spense.
 Invendicata ancor tua squallid’ombra
 si aggira intorno a queste mura, e niega
-aver la tomba al fratei crudo appresso,
+aver la tomba al fratel crudo appresso,
-nell’empia Tebe; e par, eh’Argo mi additi...
+nell’empia Tebe; e par, ch’Argo mi additi...
 Sicuro asilo Argo ti fu: deh! il piede
 rimosso mai tu non ne avessi!... Io vengo
 per lo tuo cener sacro. A ciò prestarmi
 sola può di sua mano opra pietosa
-quelPAntigone, a te già cara tanto
+quell’Antigone, a te giá cara tanto
 fida sorella. Oh come io l’amo! oh quale,
 nel vederla, e conoscerla, e abbracciarla,
-dolcezza al cor me ne verrà! Qui seco
+dolcezza al cor me ne verrá! Quí seco
-a pianger vengo in su la gelid’ urna,
+a pianger vengo in su la gelid’urna,
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