Economia collaborativa: origine ed evoluzione dell'approccio wiki e sua adozione nelle imprese/La nascita e l'evoluzione del Web/La prima generazione di internet: differenze tra le versioni

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La definizione di standard per migliorare i protocolli di comunicazione ed i linguaggi di programmazione e di formattazione (su tutti l’[[w:HTML|HTML]]<ref>Acronimo di Hyper Text Mark-Up Language.</ref>) unita alla diffusione delle tecnologie della conoscenza aprirono i confini del Web e spinsero il fenomeno della globalizzazione dei mercati<ref>Per globalizzazione si fa riferimento all’insieme “dei processi che annullano le barriere regionali e favoriscono il flusso di capitali, di merci e di informazioni su scala planetaria, nonché la presa di coscienza del funzionamento del mondo come un tutt’uno”. ([[Economia collaborativa: origine ed evoluzione dell'approccio wiki e sua adozione nelle imprese/Bibliografia#LAMBIN 2004|LAMBIN 2004]], p. 44). L’analisi del fenomeno della globalizzazione non è oggetto del presente lavoro. La posizione di chi scrive è che la diffusione delle nuove tecnologie digitali abbia contribuito all’espansione e non alla nascita di un processo che originò secoli or sono, condividendo in questo modo le analisi di diversi autori. Cfr. WALLERSTEIN, I., ''The Decline of American Power'', The New Press, New York-London, 2003 [tr. it.: ''Il declino dell’America'', Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2004].</ref>. La riduzione dei prezzi delle tecnologie per l’accesso alla rete, a seguito di processi di liberalizzazione e deregolamentazione del mercato delle telecomunicazioni, ed il concomitante aumento delle prestazioni di personal computer<ref>Si ricordi a questo proposito la ''legge di Moore'' secondo la quale le prestazioni dei processori raddoppiano ogni 18 mesi ([[Economia collaborativa: origine ed evoluzione dell'approccio wiki e sua adozione nelle imprese/Bibliografia#MOORE 1965|MOORE 1965]]).</ref> disponibili a prezzi sempre più bassi ridussero in modo considerevole le barriere all’ingresso al Web. A dimostrazione di ciò il numero di utenti connessi a livello mondiale passò dai 16 milioni del 1995<ref> Fonte: IDC, dicembre 1995. </ref> ai 248 milioni del 1999<ref> Fonte: NUA, dicembre 1999. </ref> con una velocità di penetrazione ben superiore a quella delle innovazioni tecnologiche precedenti<ref> Per arrivare a 50 milioni di utenti, internet ha impiegato 5 anni, la televisione 13 e la radio 38. Fonte: Morgan Stanley, 1999. </ref>.
 
L’evoluzione della società industriale in “società dell’informazione”<ref> Concetto la cui teorizzazione fu antecedente alla nascita del Web. L’argomento merita una più ampia e completa trattazione che esula dalle finalità del presente lavoro. Mi limito a segnalare il pensiero di due autori. [[Economia collaborativa: origine ed evoluzione dell'approccio wiki e sua adozione nelle imprese/Bibliografia#DRUCKER 1969|PETER DRUCKER]] ([[Economia collaborativa: origine ed evoluzione dell'approccio wiki e sua adozione nelle imprese/Bibliografia#DRUCKER 1969|1969]]) introdusse il concetto di economia della conoscenza, un sistema nel quale la creazione e la gestione della conoscenza svolge il ruolo principale; [[Economia collaborativa: origine ed evoluzione dell'approccio wiki e sua adozione nelle imprese/Bibliografia#BELL 1973|DANIEL BELL]] ([[Economia collaborativa: origine ed evoluzione dell'approccio wiki e sua adozione nelle imprese/Bibliografia#BELL 1973|1973]]) teorizzò che i servizi basati sul sapere dovevano diventare l'asse portante di una nuova economia post-industriale basata sull'informazione. </ref>, nella quale l’informazione diviene bene economico scambiabile sul mercato, pose le basi per la nascita di un nuovo scenario competitivo ([[Economia collaborativa: origine ed evoluzione dell'approccio wiki e sua adozione nelle imprese/Bibliografia#EVANS 2000|EVANS, WURSTER 2000]]). Prese corpo la figura del “consumatore digitale”. Agli innovatori sperimentali (innovators) ([[Economia collaborativa: origine ed evoluzione dell'approccio wiki e sua adozione nelle imprese/La nascita e l’evoluzione del Web/La prima generazione di internet#Figura 3.2|Figura 3.2]]), interessati alla tecnologia in sé stessa, subentrarono i primi utilizzatori (''early adopters'') i quali, guardando alla tecnologia come ad uno strumento operativo, manifestarono da subito nuovi ed insoddisfatti bisogni<ref> Ricorrendo alle cinque categorie evidenziate da Ryan e Gross (1943), [[Economia collaborativa: origine ed evoluzione dell'approccio wiki e sua adozione nelle imprese/Bibliografia#ROGERS 2003|ROGERS]] ([[Economia collaborativa: origine ed evoluzione dell'approccio wiki e sua adozione nelle imprese/Bibliografia#ROGERS 2003|2003]]) associò ad ognuna di esse una serie di caratteristiche peculiari evidenziando come il processo di diffusione della tecnologia avesse una natura principalmente comunicativa. </ref>. Si pensi, ad esempio, alla primaria necessità di connessione alla rete a cui venne incontro l’offerta di nuovi soggetti economici, gli ''[[w:Internet Service Provider|Internet Service Provider]]''.
 
{{§|Figura 3.2}}[[Immagine:Modello di adozione delle tecnologie di Rogers.png|thumb|center|400px|'''Figura 3.2'''<br />Modello di adozione delle tecnologie di Rogers. In evidenza i due segmenti inizialmente interessati nella fase sperimentale del Web.<br /><br /> ''Fonte'': Elaborazione da [[Economia collaborativa: origine ed evoluzione dell'approccio wiki e sua adozione nelle imprese/Bibliografia#ROGERS 2003|ROGERS]] ([[Economia collaborativa: origine ed evoluzione dell'approccio wiki e sua adozione nelle imprese/Bibliografia#ROGERS 2003|2003]])]]
 
Alla crescita del numero di consumatori corrispose l’aumento del numero di imprese che iniziarono a considerare il Web come una risorsa strategica, in coerenza con l’''effetto network'' descritto dalla [[w:Legge di Metcalfe|legge di Metcalfe]]<ref> L'utilità e il valore di una rete sono pari ad n(n-1) dove n è il numero degli utenti. Di conseguenza, all’aumentare del numero di utenti connessi ad una rete aumenta anche il valore di tale rete. </ref> secondo la quale l'utilità ed il valore di una rete aumentano all’aumentare del numero di utenti collegati alla rete stessa.
 
Alle imprese tradizionali si affiancarono le nuove ''dotcom'', ovvero società la cui attività caratteristica era intrinsecamente legata alle nuove tecnologie ed operavano principalmente all’interno di internet. Alcune di queste si focalizzarono sull’offerta di servizi finalizzati a soddisfare i nuovi bisogni dei consumatori digitali (ad esempio ''Hotmail'', ''Geocities'', ''Altavista'' e ''Yahoo''<ref> ''Hotmail'': servizio gratuito di posta elettronica; società fondata da Sabeer Bhatia e Jack Smith nel 1996. ''Geocities'': servizio gratuito di hosting per i siti; fondata da David Bohnett and John Rezner nel 1994. ''Altavista'': motore di ricerca; fondata da Louis Monier e Michael Burrows nel 1995. ''Yahoo'': motore di ricerca; fondata da Jerry Yang e David Filo nel 1995. </ref>), altre utilizzarono le peculiarità della rete per ottimizzare e, talvolta, rivoluzionare i processi produttivi in attività tradizionali (''Amazon'', ''eBay'', ''Webvan'' e ''Kozmo.com''<ref> ''Amazon'': negozio di libri online; fondata da Jeff Bezos nel 1994. ''eBay'': casa d’aste online; fondata da Pierre Omidyar nel 1995. ''Webvan'': negozio di frutta e verdura online; fondata da Louis Borders nel 1996. ''Kozmo.com'': negozio generalista e servizio di consegne; fondata da Joseph Park e Yong Kang nel 1998. </ref>).
 
È di questi anni la nascita dei portali di ''[[w:Commercio elettronico|e-commerce]]'', evoluzione del commercio tradizionale in chiave digitale, che rappresentano l’applicazione dal lato dell’offerta dei vantaggi competitivi derivanti dall’adozione delle tecnologie del Web. Per la prima volta, infatti, era possibile il superamento del trade-off tra la ricchezza delle informazioni scambiate (''richness'') e l’estensione degli attori coinvolti (''reach'') grazie alla natura interattiva ed ubiquitaria della rete (''[[Economia collaborativa: origine ed evoluzione dell'approccio wiki e sua adozione nelle imprese/Bibliografia#EVANS 2000|Ibidem]]'') con benefici per entrambi i soggetti ([[Economia collaborativa: origine ed evoluzione dell'approccio wiki e sua adozione nelle imprese/La nascita e l’evoluzione del Web/La prima generazione di internet#Figura 3.3|Figura 3.3]]). A fronte di investimenti iniziali ridotti (costi di accesso alla rete), le imprese disponevano di uno strumento di marketing differenziato e flessibile che permetteva un contatto diretto potenziale con ogni singolo cliente. I consumatori, d’altro canto, potevano ottenere una vasta gamma di informazioni sia sui prodotti che sulle imprese così da effettuare comparazioni e ottimizzare il processo d’acquisto.
 
{{§|Figura 3.3}}[[Immagine:Modello di Evans e Wurster.png|thumb|center|400px|'''Figura 3.3'''<br /> Modello di Evans e Wurster. Nel mondo tradizionale il trasferimento di informazioni dettagliate richiede prossimità fisica o l’utilizzo di canali dedicati a costi elevati, riducendo di conseguenza il numero di persone che possono accedere a tali informazioni. Volendosi rivolgere ad un pubblico più vasto è necessario ricorrere a mezzi di comunicazione di massa a scapito della profondità e della qualità delle informazioni veicolate. Internet permise il superamento di questo trade-off.<br /><br /> ''Fonte'': Elaborazione da [[Economia collaborativa: origine ed evoluzione dell'approccio wiki e sua adozione nelle imprese/Bibliografia#EVANS 2000|EVANS, WURSTER]] ([[Economia collaborativa: origine ed evoluzione dell'approccio wiki e sua adozione nelle imprese/Bibliografia#EVANS 2000|2000]])]]