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parte seconda. 265

surato ti donerà. Prenditi ben guardia che tu aggia in tua compagnia genti probe e leali, le quali non siano punto piene di cupidigia, sieno esse religiose, secolari o altrimente. Fuggi la compagnia dei malvagi, ed isforzati d’ascoltare le parole di Dio, e le ritieni in tuo cuore. Procaccia continuamente preghiere, orazioni e perdoni. Ama il tuo onore. Guardati dal soffrire colui che sia sì ardito di dire davanti a te parola alcuna, la quale sia cominciamento d’ismuovere chicchessia a peccato, o che maledica d’altrui assente o presente per detrazione. Non soffrire che alcuna villana cosa sia detta di Dio, della sua degna Madre, o dei Santi o Sante. Sovente ringrazia Dio dei beni e della prosperità ch’egli sarà per donarti. Fa drittura e giustizia a ciascuno tanto al povero come al ricco. A tuoi servitori sii leale, e munifico, ma fermo e non voltabile di parola, acciò ch’essi ti temano ed amino come loro Signore. Se controversia nasce, od azione alcuna viene intentata, fanne inquisizione fino a raggiugnere la verità, sia che questa ti favorisca o ti contrarii. Se tu sei avvertito di avere alcuna cosa d’altri, sia per fatto tuo, sia de’ tuoi predecessori, qualora ne venga certificato, rendila incontanente. Riguarda con tutta diligenza se le genti a te soggette vivono in pace ed in drittura, e specialmente nelle buone ville e cittadi. Mantieni loro le franchigie e libertà, nelle quali i tuoi antenati le hanno mantenute e guardate, e tienile in favore ed amore: giacchè per la ricchezza e possanza delle tue buone cittadi i tuoi nemici ed avversarii si dot-