Pagina:Alfieri, Vittorio – Tragedie, Vol. I, 1946 – BEIC 1727075.djvu/17: differenze tra le versioni

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quando poi lo fa parlare, con crudele insulto gli fa dire al rispettabile canuto Priamo mentre l’uccide:

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:::::Referes ergo haec, et nuncius ibis
::::Pelidae genitori:
</poem>



quando poi lo fa parlare, con crudele insulto gli fa dire al rispet¬
tabile canuto Priamo mentre l’uccide:
Referes ergo haec, et nuncius ibis
Pelidae genitori :
e nell’atto di assassinare un vecchio senza difesa:
e nell’atto di assassinare un vecchio senza difesa:

Nunc morere .... Altaria ad ipsa trementem
<poem>
T raxit,
:::Nunc morere .... Altaria ad ipsa trementem
Impliquitque cornarti laevà;
:::Traxit,
Ac lateri capulo tenus abdidit ensem.
:::Impliquitque cornarti laevâ;
(si noti questo eccesso rabbioso), abdidit ensem.
:::Ac lateri capulo tenus abdidit ensem.
Or questo Pirro, in tal guisa tratteggiato dal primo poeta del
</poem>
mondo, sentiamo con quanta galanteria parigina vien fatto parlare

da Racine alla lacrimosa Andromaca:

Me cherchiez-vous, madame?
(si noti questo eccesso rabbioso), ''abdidit ensem''.
Un espoir si charmant me seroit-il permis?

Or questo Pirro, in tal guisa tratteggiato dal primo poeta del mondo, sentiamo con quanta galanteria parigina vien fatto parlare da {{AutoreCitato|Jean Racine|Racine}} alla lacrimosa Andromaca:

<poem>
::::Me cherchiez-vous, madame?
:::Un espoir si charmant me seroit-il permis?
</poem>


e segue a dirle:
e segue a dirle:

Peut-on hai'r sans cesse, et punit-on toujours?
<poem>
Que vos beaux yeux sur moi se sont bien exercés !
:::Peut-on haïr sans cesse, et punit-on toujours?
Brùlé de plus de feux que je n’en allumai....
:::Que vos beaux yeux sur moi se sont bien exercés!
Tant de foi, tant de pleurs, tant d’ardeurs inquietes....
:::Brûlé de plus de feux que je n’en allumai....
■ . ... r
:::Tant de foi, tant de pleurs, tant d’ardeurs inquietes....
Lascerò di trascrivere altri versi : credo che questi soprabbondino
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in prova di quanto ho sopra avanzato. Queste tenerezze, langui¬

dezze, vezzi, carezze amorose, e que’ concettini, sicuramente non

sono appropriati a Pirro d).
Lascerò di trascrivere altri versi: credo che questi soprabbondino in prova di quanto ho sopra avanzato. Queste tenerezze, languidezze, vezzi, carezze amorose, e que’ concettini, sicuramente non
(b Nel Mitridate, deplorando questo re la passione che sente per Monima, che
sospetta innamorata del suo diletto figlio Zifares, si lagna in tal guisa:
sono appropriati a Pirro<ref name="page11">Nel Mitridate, deplorando questo re la passione che sente per Monima, che sospetta innamorata del suo diletto figlio Zifares, si lagna in tal guisa:

J’ai su, par une longue et pénible industrie,
<poem>
Des plus mortels vénins prévenir la furie:
:::J’ai su, par une longue et pénible industrie,
Ah! qu’il eut mieux valu, plus sage ou plus heureux,
:::Des plus mortels vénins prévenir la furie:
Et repoussant les traits d’un amour dangereux,
:::Ah! qu’il eût mieux valu, plus sage ou plus heureux,
Ne pas laisser remplir d’ardeurs empoisonnées
:::Et repoussant les traits d’un amour dangereux,
Un coeur déja glacé par le froid des années. «
:::Ne pas laisser remplir d’ardeurs empoisonnées
Questi versi sono citati da Voltaire con nazionale compiacimento, e spacciati come
:::Un coeur déja glacé par le froid des années.
degni di servir di modello. Avrebbe egli però dovuto dirci che cosa siano questi
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Questi versi sono citati da {{AutoreCitato|Voltaire}} con nazionale compiacimento, e spacciati come degni di servir di modello. Avrebbe egli però dovuto dirci che cosa siano questi</ref>.
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