Pagina:Serao - All'erta, sentinella!, Milano, Galli, 1896.djvu/52: differenze tra le versioni
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bambino. Ogni tanto anche qualche soldato passava: e passava qualche galeotto, di quelli che circolavano liberamente. Ella rispondeva al saluto, chinando un poco il capo: il bimbo, sorridendo, salutava con la mano. Ma ad un certo punto, proprio, il suo sfinimento la vinse: dovette lasciare la sbarra della carrozzetta, sedersi sopra un banco di pietra, pallida, quasi svenuta. Era un posto quasi deserto, dove le case finivano e cominciava la campagna di Nisida. ll bimbo guardava la madre, dal volto sbiancato, dagli occhi socchiusi, e appena osava mormorare, un |
bambino. Ogni tanto anche qualche soldato passava: e passava qualche galeotto, di quelli che circolavano liberamente. Ella rispondeva al saluto, chinando un poco il capo: il bimbo, sorridendo, salutava con la mano. Ma ad un certo punto, proprio, il suo sfinimento la vinse: dovette lasciare la sbarra della carrozzetta, sedersi sopra un banco di pietra, pallida, quasi svenuta. Era un posto quasi deserto, dove le case finivano e cominciava la campagna di Nisida. ll bimbo guardava la madre, dal volto sbiancato, dagli occhi socchiusi, e appena osava mormorare, un po’ intimidito, un po’ spaurito: |
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— Spingi... mamma... spingi. |
— Spingi... mamma... spingi. |
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Donde era sorto quel galeotto dal volto bianco e dai teneri occhi azzurri, così, improvvisamente? Che chiedeva, che voleva? Essa lo guardò, trasognata, sgomenta, come se egli fosse una visione. |
Donde era sorto quel galeotto dal volto bianco e dai teneri occhi azzurri, così, improvvisamente? Che chiedeva, che voleva? Essa lo guardò, trasognata, sgomenta, come se egli fosse una visione. |
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— Il piccerillo pesa — mormorò più umilmente il galeotto — la carrozzetta pure. Vostra eccellenza, posso spingere io. |
— Il ''piccerillo'' pesa — mormorò più umilmente il galeotto — la carrozzetta pure. Vostra eccellenza, posso spingere io. |
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Ella capì, allora. E, pallida di nuovo, con le labbra strette, disse: |
Ella capì, allora. E, pallida di nuovo, con le labbra strette, disse: |