Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1913, XVI.djvu/338: differenze tra le versioni

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Fino il tuo nome istesso vo’ cancellar dal core.
Fino il tuo nome istesso vo’ cancellar dal core.
Di comparirmi in faccia fosti cotanto ardita,
Di comparirmi in faccia fosti cotanto ardita,
Col tuo delitto in petto, colla mia tradita?
Col tuo delitto in petto, colla mia fe tradita?
Vattene da me lungi, t’abborro, e ti detesto,
Vattene da me lungi, t’abborro, e ti detesto,
Anima senza fede.
Anima senza fede.
Marchesa.+ Che favellare è questo?
Marchesa.+8 Che favellare è questo?
Con tai villani oltraggi si parla ad una dama?
Con tai villani oltraggi si parla ad una dama?
Contro il marito istesso vo’ garantir mia fama.
Contro il marito istesso vo’ garantir mia fama.
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Rispettare non deggio chi mancami di fede.
Rispettare non deggio chi mancami di fede.
Marchesa.+ Chi vi manca di fede?
Marchesa.+ Chi vi manca di fede?
Marchese.+ Il vostro cuore audace.
Marchese.+10 Il vostro cuore audace.
Marchesa.+ Chi di accusarmi ardisce, è un traditor mendace.
Marchesa.+ Chi di accusarmi ardisce, è un traditor mendace.
Dove poc’anzi andaste, dove vi trovo adesso.
Dove poc’anzi andaste, dove vi trovo adesso,
Lo so che si congiura contro il mio sangue istesso.
Lo so che si congiura contro il mio sangue istesso.
Ma una germana ingrata, che di oltraggiarmi ardì,
Ma una germana ingrata, che di oltraggiarmi ardì,
Ma un scellerato amico, conoscerete un dì.
Ma un scellerato amico, conoscerete un dì.
Marchese.+ Ogni perfido core, per mendicar la scusa.
Marchese.+ Ogni perfido core, per mendicar la scusa,
Suol tentar cogl’insulti discreditar l’accusa.
Suol tentar cogl’insulti discreditar l’accusa.
No, più garrir non voglio con una donna ardita;
No, più garrir non voglio con una donna ardita;
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Provami la mia colpa, se hai tal potere, ingrato.
Provami la mia colpa, se hai tal potere, ingrato.
Marchese.+ Non provocarmi, altera.
Marchese.+ Non provocarmi, altera.
Marchesa.+ Sfido la morte e il fato.
Marchesa.+10 Sfido la morte e il fato.
Marchese.+ Qual fato a te sovrasta, dica il tuo cuore insano.
Marchese.+ Qual fato a te sovrasta, dica il tuo cuore insano.
La morte che tu sfidi, l’avrai dalla mia mano.
La morte che tu sfidi, l’avrai dalla mia mano.
So quel che tu facesri, so quel che a me si aspetta.
So quel che tu facesri, so quel che a me si aspetta.
Non attendo discolpe; vo a meditar vendetta, {{Ids|(parie)|r}}
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