Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1913, XVI.djvu/328: differenze tra le versioni

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L’onor troppo è geloso. La pubblica vendetta
L’onor troppo è geloso. La pubblica vendetta
Può rendere la fama a scapitar soggetta.
Può rendere la fama a scapitar soggetta.
Necessario è il silenzio quanto il riparo istesso;
Necessario è il silenzio quanto il riparo istesso;
Si ha da celare al mondo il temerario eccesso.
Si ha da celare al mondo il temerario eccesso.
E se la colpa è chiusa fra le pcireti ancora,
E se la colpa è chiusa fra le pareti ancora,
Ciò pubblicar non deve chi la sua fama onora.
Ciò pubblicar non deve chi la sua fama onora.
Marchese.+ Sono fuor di me stesso. Mi arde di sdegno il petto.
Marchese.+ Sono fuor di me stesso. Mi arde di sdegno il petto.
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E una scintilla ancora può ravvivar l’ardore.
E una scintilla ancora può ravvivar l’ardore.
Ah son tradito, amico, ah mia vergogna estrema!
Ah son tradito, amico, ah mia vergogna estrema!
Vo’ vendicar miei torti... ma il pie vacilla, e trema.
Vo’ vendicar miei torti... ma il piè vacilla, e trema.
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{{Ids|(vuol partire, e poi si arresta)|r}}
Fernando.+ Sì, sfogatevi pure con chi può dar consiglio;
Fernando.+ Sì, sfogatevi pure con chi può dar consiglio;
Ma non vogliate esporvi ad un maggior periglio.
Ma non vogliate esporvi ad un maggior periglio.
Se la consorte ingrata voi rimirate in viso.
Se la consorte ingrata voi rimirate in viso,
Chi può sottrarvi il cuore da un turbine improvviso?
Chi può sottrarvi il cuore da un turbine improvviso?
Se di me vi fidate, prenderò io l’impegno
Se di me vi fidate, prenderò io l’impegno
Di vendicar gl’insulti, senza vibrar lo sdegno.
Di vendicar gl’insulti, senza vibrar lo sdegno.
Sappia la sposa vostra, che note al suo consorte
Sappia la sposa vostra, che note al suo consorte
Son le fiamme che nutre; sappia ch’ è rea di morte.
Son le fiamme che nutre; sappia ch’è rea di morte.
Ma se pietà richiede, pietà ritrovi il modo
Ma se pietà richiede, pietà ritrovi il modo
Di renderla ai congiunti, e di disciorre il nodo.
Di renderla ai congiunti, e di disciorre il nodo.
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