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1867, 8 aprile, nello stesso teatro. Al comici del Meynadier s’era unito il settantaquattrenne Joseph Isidor Sarason, già illustre attore del ''Théâtre français''. Il ricavato era devoluto al monumento al Goldoni in Firenze. Eccetto {{AutoreCitato|Luigi Capuana}}, relatore della Nazione, che invece di entrare in merito dell’esecuzione, fece la storia del lavoro, gli altri pur sotto forme cortesi non risparmiarono critiche al venerando attore e, tolta ''Maria Laugier (Angélique)'', agli altri, tra i quali la ''Desclée (M.me Dalancour)''. Il relatore della ''Gazzetia d’Italia'' (Firenze, 10 aprile 1867) disse male anche della commedia.
1867, 8 aprile, nello stesso teatro. Al comici del Meynadier s’era unito il settantaquattrenne Joseph Isidor Sarason, già illustre attore del ''Théâtre français''. Il ricavato era devoluto al monumento al Goldoni in Firenze. Eccetto {{AutoreCitato|Luigi Capuana}}, relatore della Nazione, che invece di entrare in merito dell’esecuzione, fece la storia del lavoro, gli altri pur sotto forme cortesi non risparmiarono critiche al venerando attore e, tolta ''Maria Laugier (Angélique)'', agli altri, tra i quali la ''Desclée (M.me Dalancour)''. Il relatore della ''Gazzetia d’Italia'' (Firenze, 10 aprile 1867) disse male anche della commedia.
{{Ct|t=1|v=1|f=110%|lh=1.4|RECITE DEL "BURBERO BENEFICO" IN ITALIA E FUORI<br/>(si tien conto di recite particolarmente notevoli).}}

{{Centrato|RECITE DEL " BURBERO BENEFICO " IN ITALIA E FUORI

(si tien conto di recite particolarmente notevoli).}}
1772, ''carnevale'', al ''Teatro Sant’Angelo di Venezia, compagnia Lapy.'' Recitata "con invidiabile incontro" assicura Domenico Caminer, padre di Elisabetta, traduttrice, nel ''Quotidiano Veneto'', n. 268 del 1802. (Spogli di Giuseppe Ortolani).
1772, ''carnevale'', al ''Teatro Sant’Angelo di Venezia, compagnia Lapy.'' Recitata "con invidiabile incontro" assicura Domenico Caminer, padre di Elisabetta, traduttrice, nel ''Quotidiano Veneto'', n. 268 del 1802. (Spogli di Giuseppe Ortolani).


1815, 21 novembre, Venezia, Compagnia con Vestri e la Pellandi. Luigi Vestri, il principe de’ nostri caratteristi, fu anche del ''Burbero'' goldoniano interprete insuperato. "Meglio che dai correttissimi attori del gran Teatro parigino recitavasi il ''Burbero'' dall’unico e non dimenticabile Vestri " scrisse il {{AutoreCitato|Tommaseo}} (''Il serio nel faceto'', Firenze, 1868, p. 119). Come lo recitasse si legge nella Biografia scritta da F. Scifoni (Firenze, ottobre 1841, pag. 22): "Pensino [quelli tra i nostri figli che avranno senso di comic’arte] veder uscire in scena un uomo che è già sul calare degli anni, ma di robusta vecchiezza; accigliato, fiero, risoluto; pronto a correre a termini estremi per la bile che in lui spesso commuovesi; pronto a intenerirsi sulle sciagure d’un infelice; pronto perfino a prorompere in pianto, ma che nessuno il vegga, che nessuno s’accorga della pietà sua, e tutte queste difficili condizioni credano fossero squisitamente rappresentate da lui nel ''B. b.'' "Con questa commedia il 7 aprile 1817 il Vestri inaugurò il ''Teatro Goldoni'' di Firenze. Un opuscolo d’occasione serba quest’avviso frammentario di tale recita:
1815, 21 novembre, Venezia, Compagnia con Vestri e la Pellandi. Luigi Vestri, il principe de’ nostri caratteristi, fu anche del ''Burbero'' goldoniano interprete insuperato. "Meglio che dai correttissimi attori del gran Teatro parigino recitavasi il ''Burbero'' dall’unico e non dimenticabile Vestri" scrisse il {{AutoreCitato|Tommaseo}} (''Il serio nel faceto'', Firenze, 1868, p. 119). Come lo recitasse si legge nella Biografia scritta da F. Scifoni (Firenze, ottobre 1841, pag. 22): "Pensino [quelli tra i nostri figli che avranno senso di comic’arte] veder uscire in scena un uomo che è già sul calare degli anni, ma di robusta vecchiezza; accigliato, fiero, risoluto; pronto a correre a termini estremi per la bile che in lui spesso commuovesi; pronto a intenerirsi sulle sciagure d’un infelice; pronto perfino a prorompere in pianto, ma che nessuno il vegga, che nessuno s’accorga della pietà sua, e tutte queste difficili condizioni credano fossero squisitamente rappresentate da lui nel ''B. b.'' "Con questa commedia il 7 aprile 1817 il Vestri inaugurò il ''Teatro Goldoni'' di Firenze. Un opuscolo d’occasione serba quest’avviso frammentario di tale recita:


"''L’Impresa... coerente al Manifesto... antecedentemente esposto, nella sera di lunedì 7 aprile corr.'' (1817) ''aprirà il detto Teatro coi due promessi spettacoli di Comica e Ballo... Luigi Vestri conduttore della Comica Compagnia unitamente ad Angelo Venier suo socio.... esporrà sulla scena una delle migliori e più vive produzioni intitolata
"''L’Impresa... coerente al Manifesto... antecedentemente esposto, nella sera di lunedì 7 aprile corr.'' (1817) ''aprirà il detto Teatro coi due promessi spettacoli di Comica e Ballo... Luigi Vestri conduttore della Comica Compagnia unitamente ad Angelo Venier suo socio.... esporrà sulla scena una delle migliori e più vive produzioni intitolata
{{Ct|t=1|v=0|f=110%|IL BURBERO BENEFICO}}

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{{Centrato|''IL BURBERO BENEFICO''}}
''che verrà con tutto l’impegno sostenuta dai suoi qui sotto notati attori.... {Descrizione delle pitture ed altre particolarità dell’i. e r. Teatro Goldoni nella parte meridionale della Città di Firenze...'' 1817). "Il nome del signor Vestri è tale che non si può disgiungere da quello del Goldoni, del quale se si fosse potuto evocar l’ombra onde assistere alla recita del ''Burbero benefico'', avrebbe esclamato ''Ecco il mio attore...''" (''La Gazzetta di Firenze'', 3 giugno 1817). Il 15 ottobre 1824 al ''S. Benedetto'' di Venezia ''August von Platen'', poco tenero del Goldoni, vide il ''Burbero'' col Vestri e annotò nei suoi ''Diari {Tagebücher'', Stuttgart, 1900, voi. Il, p. 706): "''Vestri'' che faceva il ''Barbaro'' (!) è un attore che non ha l’eguale. Non può mostrarsi senza venir
''che verrà con tutto l’impegno sostenuta dai suoi qui sotto notati attori.... (Descrizione delle pitture ed altre particolarità dell’i. e r. Teatro Goldoni nella parte meridionale della Città di Firenze...'' 1817). "Il nome del signor Vestri è tale che non si può disgiungere da quello del Goldoni, del quale se si fosse potuto evocar l’ombra onde assistere alla recita del ''Burbero benefico'', avrebbe esclamato ''Ecco il mio attore...''" (''La Gazzetta di Firenze'', 3 giugno 1817). Il 15 ottobre 1824 al ''S. Benedetto'' di Venezia ''August von Platen'', poco tenero del Goldoni, vide il ''Burbero'' col Vestri e annotò nei suoi ''Diari {Tagebücher'', Stuttgart, 1900, voi. Il, p. 706): "''Vestri'' che faceva il ''Barbaro'' (!) è un attore che non ha l’eguale. Non può mostrarsi senza venir